Ciò detto, faccio eco alle donne del movimento NoTav torinese riprendendo e pubblicando il comunicato di sostegno a Marianna, perché in più punti ci permette di riflettere - ancora una volta - sulla falsa democrazia in cui stiamo vivendo, ormai di fatto un sistema dittatoriale in cui è negato qualsiasi dissenso, e in cui abbiamo un'oligarchia arrogante, perversa, meschina e ignorante che sta divorando le nostre vite.
Le donne No Tav di Torino e cintura vogliono esprimere con questo comunicato piena solidarietà a Marianna Valenti, arrestata il 9 settembre insieme a Elena Garberi (Nina) durante una passeggiata serale in Clarea. Centinaia di persone, uomini e donne di tutte le età, si sono avvicinate al “cantiere” presidiato dalle “Forze dell’Ordine” e sono state accolte con un fitto lancio di lacrimogeni, l’aria era irrespirabile e gli uomini in armi sono usciti ad inseguire la gente che scappava. Il loro ordine era di "prendere qualcuno". E’ toccato a Nina e Marianna.
La felicità per la piena assoluzione di Nina fa da contrasto alla rabbia per l’ingiusta condanna a 8 mesi di Marianna.
Oggi ci è toccato assistere all'ennesima prova di ingiustizia della giustizia.
Prescrizioni ai violenti della Diaz e ai politici corrotti che continuano a rimanere nei loro ruoli e a reiterare i loro reati.
8 mesi a Marianna una ragazza di 21 anni, nostra figlia.
Lei ha pagato per noi, è stata punita per educarci.
Per i violenti e i corrotti processi eterni.
Per i No Tav processi lampo e sentenze immediate.
Perchè questo è il paese dove dissentire è il vero reato.
Perché siamo le loro coscienze.
Perchè ogni volta siamo lì a ricordare loro che ci si può ribellare e loro ne hanno paura perchè se il popolo si unisse a noi loro sarebbero finiti.
Quindi usano contro di noi ogni mezzo.
La forza. Con ingenti mezzi di forze dell'ordine asservite al loro potere.
La disinformazione. Con giornali e tv che distorgono la verità.
L'intimidazione. Con i processi, con le continue richieste di identificazione...se hai una bandiera, se volantini, se vuoi andare a sentire una conferenza...perfino se vai a portare degli aiuti in Emila e sulla tua macchina hai l'adesivo No tav o se scrivi No Tav sul finestrino di un a macchina ricoperta di neve.
Ma noi non abbiamo paura, perchè abbiamo la forza della ragione.
Non ci intimidiscono le vostre sentenze e neanche i vostri manganelli ma ci nutriamo degli applausi della gente al nostro passaggio.
Perchè se qualcuno mal ci sopporta per molti siamo degli eroi che fanno quello che troppi non hanno il coraggio di fare.
Il 6 luglio avete incominciato gli altri processi, perchè avete fretta e dovete darci una lezione.
Avete rinchiuso i nostri compagni nelle gabbie durante il processo come se fossero dei mafiosi.
Ci volete spezzare, piegare ma ogni vostro atto non fà che darci forza perchè noi non molleremo mai.
Marianna non ha fatto niente, "le abbiamo prese perchè anzichè andare in giù insieme a tutti gli altri, loro due sono salite".
Questa è stata la dichiarazione di uno degli agenti che ha fermato Marianna.
Marianna è stata condannata a 8 mesi perchè ha preso la strada sbagliata.
Siamo felici per la completa assoluzione di Nina ma la condanna di Marianna pesa su di noi come un macigno (quelli che ci accusano di tirare a loro).
In un giorno che per noi è già funesto.
L'11 luglio 1998 Sole (Maria Soledad Rosas arrestata insieme a Edoardo Massari detto Baleno, suicidatosi in carcere il 28 marzo, e a Silvano Pellissero accusati di essere gli autori di alcuni attentati in val di Susa contro i primi cantieri dell'alta velocità) si suicidava nella comunità nella quale era agli arresti. 4 anni dopo sono stati assolti per l'inconsistenza delle prove.
Non lasceremo sola Marianna perchè, come abbiamo gridato stamattina: PER MARIANNA CONDANNATA OGNI DONNA E' INCAZZATA.
Marianna è nostra figlia, nostra nipote, nostra sorella.
La sua condanna ci ha fatto male ma non ci lascerete muti a guardare i vostri soprusi sui nostri figli.
Diceva Sole "Ci vogliono morti perchè siamo i loro nemici e non sanno che farsene di noi perchè non siamo i loro schiavi".