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Il teatro senza tempo di Paola Gassman

Creato il 14 aprile 2024 da Gliscrittori
Il teatro senza tempo di Paola Gassman

Palcoscenico Di Tamara Marcelli. Ritratto d'artista: il Teatro senza tempo di Paola Gassman. Il doveroso ricordo di un'attrice che ha lasciato un segno indelebile nella storia del palcoscenico di tutti i tempi. Aveva scelto il Teatro e il Teatro non la dimenticherà mai.

Paola Gassman è nata a Milano il 29 giugno 1945. Figlia di Vittorio Gassman e Nora Ricci, due attori dai quali ereditò la passione per il Teatro. Del grande Vittorio la fama è assai nota, pertanto un breve cenno dovuto all’attrice Nora Ricci, figlia degli attori Renzo Ricci e Margherita Bagni i cui genitori furono l’indimenticato Ermete Zacconi e l’attrice Ines Cristina. Un destino segnato nel DNA.

Sarebbe impossibile sintetizzare in poche righe lo spessore artistico di Paola Gassman, le sue innumerevoli trasformazioni, l’intensità delle sue interpretazioni, ma un tributo, nel tentativo di farla conoscere a chi non è del mestiere, è dovuto.

Un’attrice capace di staccarsi artisticamente dal nobile fardello di una famiglia che ha contribuito alla storia del Teatro e del Cinema italiano. Paola è stata sì una figlia d’arte, ma si è distinta per le sue qualità, si è affermata sul palcoscenico, davanti agli spettatori dei teatri più importanti, imprimendo ad ogni spettacolo, ad ogni “chi è di scena”, un timbro tutto suo. E da questo è derivata la sua grandezza.
La sua classe, l'eleganza innata, la dizione che sfiorava la perfezione, la presenza scenica granitica, tutto questo e molto altro fu Paola Gassman. Paola Gassman, diplomata all'Accademia d'arte drammatica Silvio D'Amico nel 1968, si dedicò al Teatro, prestando la sua intensa capacità interpretativa a compagnie diverse, collaborando con registi teatrali di fama internazionale e scegliendo personaggi e sceneggiature sempre diverse. La ricordiamo nel 1969 nel ruolo di Marfisa nell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, con la sceneggiatura del poeta Edoardo Sanguineti, spettacolo diretto da Luca Ronconi. Con lo stesso regista, nella Compagnia del Teatro Libero, fece alcune tournée in giro per il mondo e recitò in La tragedia del vendicatore del drammaturgo inglese Thomas Middleton.

Si affiancò ad altri grandi registi tra i quali Lina Wertmuller, Massimo Castri e Luigi Squarzina.

Entrata nella compagnia di Ugo Pagliai, che diventerà suo marito, si cimentò in ruoli molto diversi, spaziando tra il genere drammatico, comico e brillante. Memorabile in Spettri del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen e Processo di famiglia del drammaturgo italiano Diego Fabbri, in Liolà, Il piacere dell’onestà, L’uomo, la bestia e la virtù, Non è una cosa seria dal repertorio di Luigi Pirandello. Altri spettacoli, altri palcoscenici, altri personaggi tutti scelti nel variegato e immenso mondo dei testi che animano gli attori da secoli. La ricordiamo in Scene di matrimonio di Italo Svevo, Il bugiardo di Carlo Goldoni, Il mercante di Venezia e Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare.
Ne Il gatto in tasca di Georges Feydeau si affidò alla regia di Luigi “Gigi” Proietti.

Nel suo repertorio anche Spirito allegro di Noel Coward, Giù dal monte Morgan di Arthur Miller, Un debito pagato di John Osborne e Vita col padre di Howard Lindsay e Russel Crouse.

Fu diretta anche dal padre Vittorio Gassman in alcune commedie, Cesare o nessuno e Bugie sincere dello stesso Gassman sulla vita del grande attore inglese di epoca romantica Edmund Kean, e in Fa male il teatro di Luigi Codignola (Premio Flaiano 1979).
Nel 1980 partecipò alla trasmissione Rai in tre puntate Il gioco del teatro insieme al padre, il grande “mattatore” che idealmente le passava un testimone importante, riflettendo sul mestiere dell’attore e sul senso profondo di una passione senza fine.
Alcune partecipazioni cinematografiche tra le quali: Contestazione generale, regia di Luigi Zampa (1970), Di padre in figlio, regia di Vittorio e Alessandro Gassman (1982), Giorni, regia di Laura Muscardin (2001) e Un marziano di nome Ennio, regia di Davide Cavuti (2021).

Paola Gassman nel 2007 ha pubblicato il libro Una grande famiglia dietro le spalle (Marsilio): tra successi, amori, divorzi, figli e amicizie un grande affresco di storia dello spettacolo.

Te lo avevo promesso, ricordi papà, che ci avrei provato, tanti anni fa. Mi sarei sforzata. Per questo sono qui e mi sforzo di farcela. Anche se, devi ammetterlo, oggi più che mai, sembra davvero impossibile questa impresa, privata com'è dei suoi punti di riferimento più importanti. Eppure sono sicura che tu non ti arrenderesti, anzi ti sembrerebbe ancora più stimolante. Anch'io voglio credere che lo sia. Ce la metterò tutta. Ti stupirò. O molto più semplicemente mi sforzerò di farti contento. Paola Gassman, Una grande famiglia dietro le spalle
Doveroso ricordare un'attrice che ha lasciato un segno indelebile nella storia del Palcoscenico di tutti i tempi. La Rai le dedica lo speciale In ricordi di Paola Gassman.
Aveva scelto il Teatro e il Teatro non la dimenticherà mai.
Muore a Roma il 10 aprile 2024.
Non è l’attore che cercasi, è il mago! Paola Gassman
Chi è vero, non ha mai niente da nascondere Paola Gassman


Tamara Marcelli



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