La Pulcetta si è presa la scarlattina.In questi due giorni di agonia casalinga, mia suocera (che da adesso in poi verrà simpaticamente ribattezzata Velenosa) ha telefonato per informarsi sulle condizioni di salute di sua nipote. CINQUE volte in 48 ore (neanche suo figlio ai bei tempi mi chiamava così spesso).Io dico: una è già provata dalla situazione non certo simpatica (senza contare il timore di essere a propria volta contagiata, visto che non importa che tu la scarlattina l’abbia già fatta, la puoi tranquillamente riprendere!). Se poi tra una supposta di tachipirina e una dose di amoxicillina squilla il telefono ed è lei che vuole aggiornamenti in tempo reale, allora la situazione si fa pesante.
Comunque, che Velenosa chiami per sapere come sta Pulcetta, mi sembra anche legittimo.Quello che non tollero è che lei approfitti dell’occasione per lanciare messaggi subliminali e per tastare il terreno. Come ha fatto stamattina.Dopo aver disquisito per cinque minuti sulle caratteristiche dello streptococco, su sintomi e decorso della malattia e dopo avermi esposto un quadro dettagliato di tutti i parenti facenti parte dell’albero genealogico di Mr Arsenico che si sono ammalati di scarlattina dal 1923 ad oggi, è finalmente arrivata al punto focale della questione.
“Vabè, comunque, già che ci sono volevo chiederti: ma Arsenico può venire a trovarla, vero? No perché, d’accordo che deve partire per lavoro, però potrebbe passare oggi, o domenica, o magari settimana prossima…o anche il prossimo weekend, anche se non so dove sarà perché non me lo dice (allora cosa lo proponi a fare? N.d.A.) non mi dice mai niente! Ma lei chiede di lui? No perché sai, il figlio della panettiera di mia cognata…”Adesso mi è tutto chiaro. Velenosa è preoccupata del fatto che Arsenico non veda la Pulcetta. Suppone, ovviamente, che sia io a impedirgli di vederla per chissà quale motivo, e fa illecitamente le veci di Mr A nell’esercitare i suoi diritti di padre, senza sapere una beata fava di quali siano i nostri accordi.
Clic.Nella mia testa una cornetta immaginaria viene calata in maniera decisa sulla forcella del telefono. Questo è il sistema che ho adottato per fare in modo che nessun dettaglio dello sproloquio di Velenosa resti nel mio cervello a mettere radici.
“…ovviamente anche il figlio della panettiera sa benissimo che non può pretendere di vedere il figlio di soli due anni, tutti i giorni, comunque è andato dal suo avvocato per…”Ma sta parlando di Mr Arsenico usando la metafora del figlio della panettiera? Boh…
“Ops, Velenosa, scusami tanto ma mi suonano al citofono, devo andare, comunque stai tranquilla che va tutto bene, baci baci, cià cià!”
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Il telefono suona sempre due volte (e se a chiamare è mia suocera anche qualcuna in più)
Creato il 03 marzo 2011 da LadybugPotrebbero interessarti anche :