Scogli immersi nei flutti schiumosi delle immense distese, delle onde possenti del mare
chiusi in prigioni le cui chiavi solo il tempo della speranza possiede.
Ecco...si! Nessuna tregua, nessuna attesa, nessun permesso mi è dato, come stranito mi rifugio stringendo forte quella speranza, come fosse l'ultima che mai dato mi sarà.
Nell’onirico labirinto mentale e nel vago grigiore temporale, strada si fanno a fatica, tremule fiamme che ardono fin troppo stanche.
Blando e pesante il nostro passo procende a fatica, senza più certezze e senza più una luce amica.
Dubbi ed incertezze amiche ci sono, barlumi di luce, fiammelle che mai vorrebbero smettere di luccicare, fanno luce su di un sentiero che chissà dove mai condurrà.
Timidamente il tempo della speranza cerca di spuntare, in quell'orizzonte che l'incedere del tempo padrone forse mai ci concederà.