Uno sbarco artistico in grande stile, quello che ha portato il Maestro Vinicio Capossela in quel di Anzio.
Uno spettacolo umano opulento di musica e poesia, Un viaggio lungo i misteriosi sentieri dell’anima.
Un’interpretazione personale dell’amore, della solitudine, del tempo che “ci ruba e poi ci asciuga il cuor”.
Spropositata la vena nostalgica che straripa dalle sue parole.
Una nostalgia dolce e struggente. Una ferita aperta, una paura rassegnata, una flebile speranza. Un sottile, dolorosissimo dubbio su quel che poteva essere e non fu.
English
The Master, Vinicio Capossela, had an artistic landing last night in Anzio.
A wonderful concert full of music and poetry, a journey through the mysterious paths of the soul.
His personal interpretation of love, loneliness, time that “steals and then dries the heart”.
A huge nostalgic vein overflows from his words.
A sweet and consuming nostalgia. An open wound, a resigned fear, a faint hope. A thin, painful doubt about what it could have been, but it was not.
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