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Il tennis americano contro l’omofobia

Da Uomogay

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Il tennis americano si schiera contro l’omofobia e lo fa tramite i suoi esponenti che commentano il coming out di Jason Collins accogliendolo con serenità ed esprimendo la piena approvazione.

Ecco l’opinione dei vari sportivi:

Andy Roddick:
Ieri è stata una giornata incredibile per gli atleti di tutto il mondo. Il coraggio e il carisma di Jason Collins mi ha ricordato quanto sia importante per un atleta essere in grado di restare fedele a se stesso. Come l’Athlete Ally, voglio che ogni giocatore, atleta professionista sia tranquillo e fiducioso. Ognuno deve sempre essere se stesso ed assicurarsi che tutte le persone, giocatori e tifosi, siano benvenuti ed inclusi nello sport. Soprattutto nel tennis.

Mardy Fish:
Ognuno merita un’occasione che gli permetta di fare sport. Non dovrebbe importare a nessuno se quella persona è gay, lesbica, bisessuale o transgender. La costruzione di questa comunità è un toccasana per lo sport. Non è possibile che oggi si escludano gli individui LGBT, soprattutto individui giovani che hanno bisogno di tutto l’appoggio possibile. Io non conosco tennisti gay ma se qualcuno facesse outing, ai miei occhi non cambierebbe nulla.

Sam Querrey: 
Credo che ci sia qualche tennista gay. Beh, se ci sono, per me non c’è alcun problema.

Michael Russell:
Siamo abbastanza aperti, ma credo che qualcuno si sarebbe sentito a disagio.

Mike Bryano:
E’ il 21° secolo! Ognuno deve accettare com’è l’altro. Non credo che nel tennis qualcuno possa avere dei problemi nell’accettare un collega omosessuale. Ma chi lo sa?.

Tra l’altro sono anche dei boni e questo non è mai un dispiacere!


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