Magazine Media e Comunicazione

Il terremoto e lo tsunami in Giappone in onda su YouTube

Creato il 12 marzo 2011 da Vale_theblogger
Miyagi - Giappone

Miyagi, Giappone - Foto: AP

La notizia del terribile sisma che ha colpito il Giappone si è subito propagata attraverso i media. Il più veloce è stato il social network multimediale YouTube su cui sono stati caricati i primi video. Aggiornamenti abbondano da ieri – giorno in cui è avvenuto il sisma – su quotidiani online. Anche la TV si sta popolando di servizi dedicati all’accaduto.

Il fenomeno è preoccupante per le ripercussioni a livello ambientale ed umano. Nel frattempo, si stanno mobilitando i soccorsi internazionali umanitari ed economici al Giappone.

In questo post parlerò delle cause e delle conseguenze del terremoto e dello tsunami in Giappone. Le informazioni saranno accompagnate da una riflessione sulla velocità con cui si è diffusa la notizia, link a documenti audiovideo sul web e a discussioni su Twitter.

Una devastante forza della natura

Il terremoto e lo tsunami in Giappone in onda su YouTube

Miyagi travolta dallo tsunami - Foto: AP

Sono le ore 14,46 in Giappone (le 6,46 in Italia) dell’11 marzo 2011 quando nella parte nord-orientale del Giappone inizia un fortissimo terremoto di magnitudo 8,9 della scala Richter.

Subito dopo si innalzano le onde dello tsunami, alte 10 metri, che avvolgono la zona di Sendai, trascinando con sé macchine, alberi, persino case e ogni altra costruzione umana. L’onda avanza ad una velocità paragonabile a quella di un Boeing.

Nel seguente video potete vedere le onde dello tsunami viste dell’alto, mentre inondano incredibilmente la terraferma:

L’impatto del sisma è stato aggravato dalla successiva violenza dello tsunami che purtroppo ha devastato anche le costruzioni progettate per resistere ai terremoti a cui il Giappone è spesso soggetto.

Il web come mezzo di informazione 
Image representing YouTube as depicted in Crun...

Image via CrunchBase

 

Il web ancora una volta permette di abbattere confini geografici e temporali. La circolazione di immagini ed informazioni, avviene in modo estremamente veloce.

Su YouTube, il social network dedicato alla condivisione di Video, è arrivato uno dei primi video girato proprio durante la manifestazione del terremoto.

Si contano più di 6.400.000 visualizzazioni e oltre 38.000 commenti.

Tra i commenti – molti in inglese – si alternano pensieri di speranza rivolti alle vittime e troll* che  attaccano la legittimità del video (secondo loro il terremoto che vediamo non è altro che un effetto creato con la mano da chi ha effettuato le riprese).

*troll: i troll sono identificati come coloro che partecipano ai commenti con lo scopo di creare polemiche, anziché per condividere la propria opinione.

I social network

Image representing Twitter as depicted in Crun...

Image via CrunchBase

Tutto il web è in subbuglio. Vengono pubblicati continuamente aggiornamenti sulla situazione in Giappone. Molti titoli sui giornali online sono allarmanti, pochi di essi forniscono dati certi ma solo previsioni preoccupanti circa i danni del sisma e l’impatto ambientale ed economico sulla nazione.

Com’era facile prevedere, anche su Twitter, uno dei più popolari social network, tutto il mondo discute del terremoto in Giappone, della centrale nucleare e di tutte le persone coinvolte.

I trending topic – temi più seguiti su Twitter - sono:

#prayforjapan – si esprime il dolore per le migliaia di perdite umane.

#Fukushima – luogo in cui si trovano le centrali nucleari danneggiate dal terremoto.

#Chernobyl – si teme per le conseguenze dello scoppio della centrale nucleare di Fukushima e si ricorda il disastro nucleare di Chernobyl.

#Satoshi Tajiri e #Yuko Yamaguchi – creatori rispettivamente di Pokemon e Hello Kitty, potrebbero esser stati colpiti dallo tsunami.

Le cause del terremoto in Giappone

A 130 km a est di Sendai – nel nord-est del Giappone – é avvenuta una *subduzione di due placche del pacifico – un’area lunga quasi 700 km e larga 200 km – a 24 km di profondità. L’energia liberata è stata così violenta da sfociare in una scossa di 8,9 gradi e nel successivo manifestarsi dello tsunami*, alimentato da varie onde che hanno travolto l’entroterra estendendosi per almeno 5 km.

*subduzione = affondamento di una placca sotto un’altra.

*Tsunami = è un termine giapponese che può esser tradotto come “onda contro il porto” poiché consiste in un’onda anomala (o una serie di onde) che si abbatte sulla costa e si espande per alcuni km nell’entroterra. Uno dei fenomeni che può causare lo tsunami è un terremoto sottomarino.

Vittime umane e disastro ambientale in Giappone

Map of Japan with Fukushima highlighted

Image via Wikipedia

Oltre alle migliaia di vittime che crescono di ora in ora, si teme per un disastro ambientale a causa dell’esplosione della centrale nucleare N.1 di Fukushima che si pensava fosse sotto controllo.

Pare che il sisma abbia causato un black-out, impedendo così alla centrale di accedere al sistema di raffreddamento. L’aumento della pressione (due volte più altra rispetto alla norma) è sfociata in un’esplosione.

Purtroppo anche altre centrali risultano danneggiate e gli USA hanno già provveduto a fornire del liquido refrigerante per scongiurare ulteriori pericoli. Sono state fatte evacuare circa 45.000 persone, nel raggio di 10 km dalla sede delle centrali nucleari per evitare che la radioattività (8 volte sopra la norma) possa colpire gli abitanti.

Ecco il video dell’esplosione della centrale nucleare di Fukushima N. 1:

La situazione è veramente allarmante. C’è anche da dire che le onde dello tsunami si stanno espandendo al largo del Pacifico e ci si aspetta che la sua forza dirompente colpisca anche altre coste.

Si spera negli aiuti umanitari ed in una ripresa da questo terribile evento.

Pray for Japan.

© Valentina Grassiccia, Comunicazione&Multimedia, 2010-2011
Fonti
Molte delle informazioni in questo post circa le cause del terremoto in Giappone, le conseguenze, il danneggiamento delle centrali a Fukushima, sono state raccolte grazie a:
Trasmissione Televisiva: TV7, servizio di Venerdì 11 Marzo. La trasmissione è in onda ogni Venerdì sera alle 23:30 su Rai Uno.
Quotidiano online: Corriere della Sera

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :