Il terrorista franco-algerino Merah e il suo amore per i “bambini palestinesi”

Creato il 22 marzo 2012 da Wally26

Uccidere in nome dei bambini e della causa palestinese… Un movente che si commenta da solo. Sull’argomento ho scritto ampiamente nelle categorie: “Islam“, “integrazione“, “valori della sinistra”, “rivolte in Maghreb” etc. per cui non mi dilungo troppo; e’ un problema “risolto” per me, quindi diro’ solo due parole.

Credo che queste giovani menti confuse e fuorviate, queste primizie euro-arabe di prima generazione sfuggite alle maglie dell’acculturamento occidentale,  stiano creando un po’ troppo casino per i miei gusti. Credo pure che esista un bel problema con le famiglie di questi ragazzi, i quali spesso non sembrano facilitarne  l’integrazione sociale e culturale.

Non a caso ci dice Il Corriere della Sera che: “Un fratello del sospetto, a sua volta ritenuto affiliato ad associazioni islamiste, è stato interrogato ed è in stato d’arresto” e che “Insieme a lui sono sotto custodia «a scopo cautelare» la madre e la fidanzata, oltre a due sorelle. Perquisizioni sono ancora in corso in altre abitazioni“. Nel frattempo: “il premier dell’Anp Salam Fayyad, parlando a proposito della strage alla scuola ebraica di Tolosa, ha chiesto di «smettere di sfruttare il nome della Palestina per giustificare azioni terroristiche».”

Credo infine che la confusione regni sovrana anche in molte eccelse menti italiane, incapaci ormai di formulare anche solo un pensiero coerente, figuriamoci distinguere il bene dal male (uccidere=male, sempre male). Alcuni esempi tratti dai commenti dei lettori del Fatto Quotidiano:

Se sei di coccio e’ intricata, intricatissima. Ricapitoliamo: vengo a casa tua e ti caccio a calci. Adesso e’ casa mia perche’ io ho la pistola e tu la fionda. Capito adesso? Non e’ poi cosi’ intricata la cosa.

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Gli europei sterminano 6 milioni di ebrei e regalano la Palestina ai sopravvissuti. Hitler li voleva mandare in Madagascar.  Comunque la giri i palestinesi sono le vittime. Punto.

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I seguenti commenti sono tratti dalla pagina Facebook del “Fatto”;

Non facciamo della dietrologia vi prego … qui la religione non c’entra nulla ne tanto meno la provenienza. Ammazzarlo? No troppo facile

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Il nesso fra il criminale di Tolosa ed i recenti crimini di Israele c’è eccome. La spirale di odio innescata sistematicamente e reiteratamente da Israele deve fermarsi altrimenti ieri a Tolosa domani chissà dove qualche altro criminale fondamentalista vendicherà altri morti palestinesi. Nethanyau deve farla finita, COMMISSARI ONU NEL KNESSET SUBITO

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Quando si cresce in un clima di odio e violenze fatte e subite non si usa la ragione ma prevalgono gli istinti questo è il risultato…” (qui ci sarebbe molto da elaborare; dedichero’ prossimamente un post a questa idea della “inevitabilita’” della violenza)

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Appunto, non fanno notizia i bambini palestinesi, quindi lui si è vendicato” (…qui poi non ne parliamo nemmeno)

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Mettiamo il governo di Israele sulla sedia elettrica prima, che ne dite?

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Guardate, la punizione peggiore che gli può capoitare è essere rimandato a Gaza! Magari questo è quello che ha subito nella sua infanzia: abusi, carcere, bombe al fosforo, bombe a grappolo, incursioni aeree continue…quello che i bambini palestinesi subiscono OGNI GIORNO!” (pure questo si ricollega al discorso sulla “inevitabilita’ della violenza”)

Concludo con questa esaustiva vignetta tratta dalle Cronache di Gerusalemme di Guy Delisle che suggerisco di leggere per avere un punto di vista obbiettivo sull’argomento “Palestina”, “ONU” e attivisti delle”ONG” varie;


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