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Il terzo uomo sovrumanista

Creato il 14 ottobre 2011 da Estropico
Il terzo uomo sovrumanista
E' da un po' che non mi occupo dei nostri "cugini" sovrumanisti e della loro versione del transumanismo in salsa neofascista (con connessioni a Casapound), ma un recente diverbio su una lista del h+ internazionale mi ha ricordato di quella che e' una vera e propria chiave interpretativa dell'ambiguo materiale pubblicato sui siti del microcosmo neofascista dal guru del sovrumanismo, Stefano Vaj. Si tratta di un passaggio e di una nota ad esso collegato, che troviamo in "Espressione politica e repressione del principio sovrumanista" (qui sul sito ArchivioStorico.info, sezione Nazionalsocialismo...) di Giorgio Locchi, con un'introduzione di Stefano Vaj.
La posizione estrema, che nella topografia fascista e centrale, perche' più lontana dall'estremità del campo egualitaristico, è prettamente nietzschana: ritiene che «tutto è marcio», rigetta in blocco duemila anni di «occidente cristiano» per non ritenerne che il «negativo» esemplare (cioè le manifestazioni di sopravvivenza e risorgenza del paganesimo greco-romano-germanico), si fa «nihilismo positivo» e vuole ricostruire sulle rovine dell'Europa un «nuovo ordine», dando vita al «terzo uomo» (18).
Ma e' solo quando andiamo a vedere quella nota numero 18 che scopriamo esattamente cosa sia per Vaj e Locchi questo ambiguo "terzo uomo":
(18) Sul "terzo uomo" (che è poi l'"uomo nuovo" fascista, o il "superuomo" nietzschano), chiamato a farsi integralmente carico del mondo e del proprio destino e a dar loro significato – il primo uomo essendo da identificarsi con quello della prima ominazione e delle società "magiche" di caccia e raccolta, e il secondo con le civiltà post-neolitiche e "pagane" divenute storicamente "coscienti" – cfr. lo scritto di Locchi La lettura del mito, comparso su l'Uomo libero n. 18; ed altresi, sulla stessa rivista, La tecnica, l'uomo e il futuro (n. 20), e La rivoluzione biopolitica. Sfide e opportunità per il terzo millennio, entrambi di chi scrive [Vaj].
Quello che e' fondamentale capire per decodificare gli opachi scritti di Vaj dei sovrumanisti e' che quando parlano di postumano, parlano di un qualcosa ben diverso da quanto inteso con quel termine dalla stragrande maggioranza dei transumanisti. Quello che intendono e' appunto "l'uomo nuovo fascista"...
E se volete un'altra chiave interpretativa per la neolingua sovrumanista, questa e' una chicca da tenere a mente, sempre dallo stesso articolo di Locchi, e da me gia' citata in Allarmi siam transumanisti:
"non si comprende nulla del fascismo se non ci si rende conto o non si vuole ammettere che il cosiddetto 'fenomeno fascista' altro non è che la prima manifestazione politica d'un vasto fenomeno spirituale e culturale, che possiamo chiamare 'sovrumanismo'".
 Vedi anche: Tecnofascismo? No grazie. Una serie di articoli su sovrumanismo e dintorni. 
Immagine: dal film Hellboy

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