Yannis Ritsos (1909-1990)
Sul piatto del poeta
briciole d’amore
mangiucchiate da topi
stanchi di pretese,
di gelosie,
di conservare cianfrusaglie nel cuore,
di egoismi,
di tutti i lavori sotterranei che -
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e di tutte le altre lettere scritte
con l’inchiostro della nevrastenia.
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Di questa tavola
benedico le tovaglie sporche,
le vostre mani unte
i vostri crocifissi di pane,
le vostre piccole masturbazioni dolci
il vostro respiro ridicolo,
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e i vostri stracci
che per semplicità
vi ho insegnato a chiamare “anima”.
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Sul sagrato vi attendono macchinari
per filare poesie
e robot:
il vostro futuro è un microscopio
per esplorare lo spazio
tra voi e il mio sangue radioattivo.