Il prezzo di una eccellente muscolatura potrebbe essere l’aumento del rischio di infarto o di ictus. Una ricerca scientifica condotta negli USA dalla dottoressa Rebecca Vigen del Southwestern Medical Center di Dallas su più di 8000 volontari e pubblicata sul Journal of the American Medical Association ha voluto dimostrare proprio il nesso esistente fra l’assunzione dell’ormone e l‘incidenza di malattie coronariche a rischio di mortalità.
I volontari che hanno preso parte alla ricerca presentavano tutti una salute cagionevole e l’80% di essi, addirittura, evidenziavano problemi cardiovascolari o comunque predisposizioni a malattie coronariche. Nel corso della ricerca una parte di essi ha iniziato ad assumere il testosterone mediante cerotti e iniezioni giornaliere. Dai dati rilevati, ictus e infarti hanno colpito il 26 per cento dei partecipanti che avevano assunto il testosterone contro una media del 20 per cento del totale dei pazienti seguiti, innalzando, quindi, il livello di rischio sul campione di ben 6 punti percentuali. Questo incremento, secondo i ricercatori, avveniva in mancanza di altre variabili intercorse nel tempo in grado di spiegare l’aumento percentuale e pertanto imputabile alla sola assunzione nei soggetti del testosterone.
- Ricerca di: Southwestern Medical Center di Dallas
- Pubblicata su: Journal of the American Medical Association
- Conclusione: Il testosterone aumenta il rischio di malattie cardiovascolari