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Il Tg2 va in controtendenza e aumenta audience e share (Il Sole 24 Ore)

Creato il 28 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Il Tg2 va in controtendenza e aumenta audience e share (Il Sole 24 Ore)Marcello Masi non nasconde la soddisfazione per un risultato nient`affatto scontato. Perchè il segno più davanti a audience e share in un momento come questo va considerato un risultato prezioso. "Ed è un risultato che saluto con grande piacere, mio personale e della redazione. C`è tutto un lavoro di squadra dietro che evidentemente il pubblico sta premiando".
Non che il tg di cui Masi è direttore da giugno 2011 (prima ad interim e poi, da settembre 2011, con nomina da parte del Cda) sfugga alle difficoltà che il prodotto telegiornale sta vivendo in questo periodo. Se si guarda all`edizione delle 13, rispetto a gennaio 2013 al 26 gennaio 2014 è andato perso uno 0,41% di share. Gli altri tg però hanno perso anche di più. Magra consolazione certo e segno della difficoltà del momento. Ma nell`edizione serale il segno più risalta. Anche perchè il traino del Tg2 storicamente non è di quelli memorabili e dopo le 20.30 le reti mettono in campo l`artiglieria pesante, sia fuori dalle mura amiche (da Striscia la Notizia su Canale 5 a Otto e Mezzo su La7) sia in casa propria (Affari Tuoi su Rai1). E non vanno trascurate le partite di campionato o coppe europee. L`ultimo Tg della sera però, in onda a partire dalle 20.30, ha i suo seguito di 2,1 milioni di spettatori di media con una share in crescita.
 "Noi puntiamo tutto sull qualità, anche nel confezionamento dei servizi. Certamente anche questo ha il suo peso nelle scelte degli adcoltstori". Una peculiarità del Tg2 sta poi nell`approfondimento, sul quale Masi ha dichiarato a più riprese da un anno a questa parte di voler puntare con sempre maggiore decisione. "E` una scelta di impegno che un riscontro e di questo sono molto contento". Approfondimento dunque e servizi "in cui cerchiamo di dare spazio adeguato all`economia, anche un pò a scapito della cronaca, e a quello che è l`attuale momento di crisi. Attenzione però. Non puntiamo solo sulla disamina dei fenomeni che ci richiamano alla gravità della crisi, ma anche a quelle iniziative che mostrano tutta l`evidenza di una voglia di combatterla. Penso per esempio alle start up e a quant`altro dimostri la volontà di reagire".
Non va dimenticato poi il passaggio al digitale, con la prima edizione completamente digitale il 31 dicembre 2012. Di certo il calo di audience dei tg tradizionali difficilmente può far dormire sonni tranqulli "Io sono convinto che l`informazione televisiva non morirà. Certo - precisa Masi - quello che accade sulla rete va tenuto d`occhio e con la stessa rete va favorito il dialogo. In fondo non va dimenticato che il web è frequentato anche da persone attente con cui si possono condividere riflessioni e da cui si possono avere stimoli". Per Masi , tuttavia, l`importante è sempre tener fede al ruolo dell`informazione televisiva "che deve puntare sulla qualità e al saper interpretare la società in cui si vive e che dobbiamo saper raccontare. Con tempi di reazione più accelerati rispetto al passato".

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