Il “the day after” prospettato dall’ilva.

Creato il 16 novembre 2012 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

L’Ilva ricorda a noi tutti,come un bollettino da guerra prossimo,che in caso di spegnimento dell’area a caldo con i suoi altoforni,il rischio di incidente e di inquinamento sarebbe alto e,come quasi esortare i custodi giudiziari,sarebbe opportuna una scelta diversa della magistratura.

Prima il rischio esuberi,paventati e messi in pratica a partire dal prossimo 19 Novembre,poi il rischio di “catastrofe” dovuta a una accelerata nello stop degli altoforni stessi.

I rischi ci sono,certo,iniziando dalla perdita di loro stessi e dalla loro morte sicura.

Non servirebbero piu’ e la perdita economica sarebbe molto rilevante per Riva stesso.

Ogni giorno quindi l’azienda ci ricorda come siamo cosi attaccati ad un cordone ombellicare a lei stessa e di come sia difficile disfarcene.

Ma sarebbe opportuno ricordare all’azienda stessa che,se Riva sborsasse i soldini che ha per le famose opere di bonifica,tutto potrebbe rientrare in una logica di vita in comune,basata sul rispetto e sul profitto.

Ma si e’ scoperto col tempo che,andando a voler seguire una logica di regole e rispetto per l’ambiente,Riva ha da perdere e allora il futuro rimane incerto assieme all’ennesima prova inerme di un governo che,nell’AIA,ha dato ampio regime di liberta’ all’Ilva stessa,e poca restrizione in materia di tutela dell’ambiente e delle regole da rispettare.

Una guerra adesso di paura,quella del possibile the day after,che speriamo non arrivi mai qui a Taranto.

Vi metto un link per capire cosa voglia dire spegnimento degli altoforni e i rischi collegati a questo.

dett.asp?id=4028-158126504



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