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Il thriller alla tedesca: "Phobia", Wulf Dorn.

Creato il 20 novembre 2014 da Simonbug78 @simonbug78
thriller alla tedesca: Titolo: "Phobia"Autore: Wulf DornEditore: CorbaccioCollana: Top ThrillerPagine: 324Prezzo: Amazon, inMondadori, LaFeltrinelli in versione copertina rigida a €14,11, mentre in versione ebook a €9,99
In questo blog, in passato, vi ho già raccontato qualcosa sui precedenti libri scritti da Wulf Dorn, da "La psichiatra" a "Il superstite", proseguendo per "Follia profonda" fino a "Il mio cuore cattivo".Con Phobia, Wulf Dorn si è conquistato la mia piena fiducia. Dopo aver letto questi cinque romanzi sono sicuro che se, in futuro, dovessi acquistare un suo libro, avrei la certezza assoluta di spendere bene i miei soldi e il mio tempo da lettore. I romanzi di questo autore tedesco si devono leggere tutti d'un fiato. Le trame e gli argomenti trattati sono talmente coinvolgenti e la narrazione così ben costruita da non lasciare nemmeno il tempo di prendere fiato tra una pagina e l'altra. Finito un capitolo si vuole sapere cosa succederà subito dopo, così fino alla fine, abbandonare la lettura diventa quasi una lotta con se stessi. Il titolo lascia poco spazio ai dubbi, ovviamente, ma non lasciatevi trarre in inganno pensando sia qualcosa di scabroso e orripilante. Un romanzo che di supence ne ha molta e che vi terrà col fiato sopseso per molte pagine, ma sempre mantenendo un certo stile.Sarah, è in casa sua, il marito Stephen è fuori città per motivi di lavoro. In casa con lei c'è solo il loro piccolo figlio Harvey che, nella sua stanza che dorme. Svegliato da un rumore alla finestra, legato alla presenza di un uomo che lo fissava, corre dalla madre in uno stato di evidente paura. Sarah, cerca di tranquillizzarlo e, dopo essersi sincerata che rimanesse nella sua stanza, con molta cautela, cammina nel corridoio verso la stanza del figlio per controllare che sia tutto a posto. Un ramo che sbatteva contro la finestra a causa del vento e, forse, ombre che avevano ricreato delle sembianze umane, ecco quello che Sarah aveva trovato, una volta entrata nella stanzetta del piccolo Harvey.Quando tutto sembra finito, Sarah viene svegliata dal rumore di una macchina che parcheggia davanti a casa, passi nel vialetto e il rumore delle chiavi che girano nella serratura. Stephen era tornato a casa prima del previsto. Scende le scale e nota la borsa del marito in corridoio. Una volta entrata in cucina troverà un uomo che le dirà di essere Stephen. Indossa i suoi vestiti ma Sarah, quell'uomo dal volto sfigurato, quell'uomo non l'ha mai visto in vita sua prima di quel momento. Ecco che inizia l'incubo di Sarah, salvarsi da quell'intrusione e capire che fine abbia fatto suo marito. Molte storie e molti altri personaggi si uniranno a questa vicenda. Inizialmente vi sembreranno intervalli tra un capitolo e un'altro rispetto alla narrazione principale ma che, alla fine, serviranno per chiudere il cerchio.Quella non sarà l'unica irruzione nella vita di Sarah da parte di quell'uomo, sempre fingendosi il marito. Non abbastanza presa in considerazione dalla polizia, la protagonista troverà aiuto attraverso l'incontro con uno dei suoi amici d'infanzia. Una vera e propria corsa contro il tempo nella speranza di poter ritrovare il marito ancora vivo e di uscire da quell'incubo che, quello sconosciuto così informato sulla sua famiglia, l'ha imprigionata. Io non parlo tedesco e , per questo motivo, non ho potuto leggere il libro nella sua versione originale. Mi è stato detto da chi, invece, il romanzo lo ha letto in lingua originale che la traduzione è stata fatta bene e che vi sono pochissime differenze. Complimenti quindi a Leonella Basiglini che si è occupata della traduzione. Ci tengo a sottolineare anche il traduttore, in questo caso traduttrice, perchè penso che non venga loro attribuito abbastanza credito per il lavoro che fanno. 

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