Magazine Società
Sempre nella stessa ottica, l’anno scorso è uscito in Germania il film di animazione “Animals united”. Di solito non guardo film a cartoni animati, ma l’amico che me l’ha scaricato da internet mi ha detto che conteneva un messaggio ecologico. E infatti gli animali della savana, a cui era stata tolta l’acqua con la costruzione di una diga, si oppongono alla tirannia dell’uomo e alla fine vincono. Il messaggio è chiaro: perseguendo i suoi interessi, l’uomo, o meglio certi uomini con tanto di nomi e cognomi, causano morte e distruzione a un’infinità di altre creature, mettendo a rischio la stessa sopravvivenza della nostra specie. Dicevo che sono cresciuto in un’epoca di pentimento, ma siccome gli eventi si susseguono a ritmi incalzanti in un fluire del tempo sempre più compresso e frenetico, sto assistendo al ripensamento del ripensamento ovvero a un ritorno del pendolo della Storia in direzione opposta. Se i forum di discussione su internet sono attendibili, come segnale degli orientamenti culturali dell’umanità (almeno di quella che ha accesso a internet), allora la tendenza è quella di rimettere tutto in discussione, ritornando a posizioni che si pensavano morte e sepolte, cioè superate. Ciò avviene con l’Olocausto, messo in discussione dai cosiddetti negazionisti; con l’Evoluzione degli esseri viventi, messa in discussione dai creazionisti e con la necessità di proteggere animali e ambiente, messa in discussione da certi complottisti. Dei negazionisti e dei creazionisti non intendo parlare qui perché i loro obiettivi mi sono chiari: imporre le teorie eugenetiche del nazismo e rinsaldare la vacillante fede nell’esistenza di Dio. Sui complottisti invece vorrei spendere due parole. Salto a piè pari la questione del riscaldamento globale che potrebbe essere una trovata di Al Gore e dei suoi consiglieri per ricavare vantaggi economici tramite tasse e altre richieste di fondi. E’ un po’ come avviene con i disastri naturali sui quali tanta gente mangia e guadagna a prescindere, in effetti, dalla natura del disastro. Salto, dunque, il “Global Warming” e passo a considerare altri aspetti, che a me sembrano inquietanti e un tantino paranoici. Prendiamo la New Age, per esempio. Per quel che ne so, è una filosofia ecologista che si rifà all’antico desiderio di un mondo armonico, basato su un rapporto pacifico con l’ambiente. Potrebbe essere la versione moderna della filosofia Hippie dei figli dei fiori anni Sessanta. Fin qui, non ci vedo niente di male, ma mi è capitato di leggere commenti di utenti che frequentano i cosiddetti siti alternativi i quali associano la New Age alla massoneria, all’élite mondiale dei banchieri e petrolieri che governano occultamente il mondo e perfino ai rettiliani. Ovvero, quando non si conoscono le cose e si vuole a tutti i costi far coincidere gli eventi della società e in genere i fenomeni dello spirito umano, con le proprie idee, si opera una forzatura manicheistica e si divide il mondo in buoni e cattivi, in chi ama la vita e il pianeta su cui viviamo e chi odia la vita e vorrebbe distruggere il mondo. Stranamente, per me, ecologisti e New Age finiscono per essere classificati tra i necrofili che vogliono il male dell’umanità. Esattamente come Darwin e i massoni, che vogliono distruggere la Chiesa Cattolica, insieme a tutto il cristianesimo. Evidentemente, sul web ci sono un sacco di persone che hanno stabilito a priori che la Chiesa Cattolica e il cristianesimo stanno dalla parte del Bene e tutti quelli “contro” passano automaticamente da quella del Male. Così, WWF, ecologisti in genere e figli dei figli dei fiori, essendo spergiuri e bugiardi, anche se dicono di amare la Terra e i suoi abitanti, vogliono in realtà distruggere questo bel pianeta azzurro e magari trasferirsi su un altro pianeta a bordo di astronavi che hanno già pronte da qualche parte. Variazione sul tema, invece di astronavi con il motore acceso, ci sono, già pronti ad accoglierli, bunker sotterranei a capienza limitata, che si riempiranno del fior fiore dell’umanità quando verrà scatenata le Terza Guerra Mondiale, ovvero l’Apocalisse finale. Per avvalorare quest’ultima tesi, sono state tirate in ballo anche le banche dei semi in Norvegia e in altre parti del mondo, che sarebbero a disposizione dei sopravvissuti quando si vorrà ricominciare daccapo con la civiltà umana. Anche gli animalisti non sono esclusi dal tiro incrociato di questo genere di complottisti, nel momento in cui propugnano la diffusione dell’uso dei microchip per cani e gatti, poiché si presume che ciò sia l’anticamera dell’obbligo di impianto del microchip per tutti, uomini e bestie. Se – lo confesso – l’idea di farmi impiantare un microchip sottocutaneo dà fastidio anche a me, immaginare che l’anagrafe canina sia un demoniaco tentativo di sottoporre l’intera umanità al controllo totale da parte dei potenti, che già ci controllano con altri mezzi, mi sembra tirata per i capelli. Evidentemente, questo genere di complottisti non ha un senso e una visione pragmatica delle cose. Dovrebbero chiedersi quanti cani sono stati salvati grazie al microchip, cani che erano scappati o erano stati rapiti, ma che avevano la loro carta d’identità in municipio e sono stati recuperati e riconsegnati al proprietario grazie all’avvenuto riconoscimento. La medaglietta al collo può sempre staccarsi. Anche le recenti drammatiche vicende di minori rapiti o comunque scomparsi, per alcuni complottisti potrebbero portare all’introduzione obbligatoria del microchip per i bambini, preludio a quello per gli adulti. E il gioco è fatto! Su quest’ultimo punto non mi pronuncio, ma la cosa si potrebbe risolvere lasciandola facoltativa, ovvero che siano i genitori a decidere se impiantarlo ai loro figli a due o quattro gambe. Critiche al WWF, fondato da prìncipi di sangue reale amanti della caccia e nei cui consigli direttivi sedevano anche responsabili di aziende inquinanti come l’ICMESA, erano state già fatte da Dario Paccino già nel lontano 1972. Ma, le accuse che si credevano superate e digerite, devono aver preso piede in maniera strisciante, sotterranea se, al giorno d’oggi, ci ritroviamo con una fetta di utenti del web che mette non solo il WWF e gli zoofili favorevoli al microchip, ma anche altre associazioni ambientaliste o singoli individui che prendano le stesse posizioni, dalla parte dei cattivi, mentre, inevitabilmente, finisce per mettere i sani agricoltori, cacciatori, pescatori ed eredi delle tradizioni locali, dalla parte dei buoni. Io non ci sto! Per me, anche se possono aver ragione sull’origine torbida del WWF, non posso accettare che l’evoluzionismo, il conservazionismo e la difesa dei diritti animali, propugnata, quest’ultima, da filosofi come Singer e Regan vengano non solo guardate con sospetto, ma tacciate di essere strumenti della massoneria, dell’élite mondialista o addirittura dei rettiliani. Giudizi drastici di questo tipo lasciano il tempo che trovano. Anzi, lasciano molte persone frastornate e confuse, incapaci di decidere autonomamente e, in una parola, in balia del primo pazzo che passa. E che grida più forte degli altri. Se mai esiste un complotto ai danni dell’umanità, tale confusione di ruoli e di intenti, moltiplicata e ripetuta all’infinito, in una sorta di forsennato copia e incolla, è esattamente ciò che i detentori del potere (coloro che il pianeta lo hanno sempre sfruttato e devastato) vogliono ottenere. Vogliono dividere le masse e imperare su di esse, come fanno da secoli. Vogliono continuare a sfruttare le risorse naturali fino all’ultima goccia, di petrolio e di sangue umano (in senso metaforico perché di vampiri rettiliani non sappiamo che farcene). Vogliono che i ricercatori di verità si scannino tra loro, in una specie di gioco al massacro di tutti contro tutti, Stampa Libera contro ComeDonChisciotte, Tanker Enemy contro Luogocomune, Zretblog contro Franceschetti e Freda. E intanto i pasciuti banchieri se la ridono, sprofondati nelle loro comode poltrone. I disinformatori, da essi sguinzagliati sul web, riportano amene storielle di panni sporchi lavati in pubblico e aneddoti grotteschi. Resoconti di ingiurie, processi alle intenzioni e prese di posizione inquisitoriali. Perentorie previsioni catastrofico-messianiche e quant’altro la fantasia, in quest’epoca non solo di pentimento ma anche di scomparsa dei valori tradizionali, riesca a partorire. Il CICAP, buon ultimo, ringrazia. Il pendolo della Storia sarà pure inevitabile che torni indietro, ma che si debba anche abdicare al proprio intelletto e alle capacità di giudizio, questo poi no. Non va bene! A meno che, la confusione che regna sovrana tra i frequentatori dei siti complottisti non sia il risultato delle irrorazioni chimiche che ci infliggono dall’alto, a bordo di anonimi aeromobili. In tal caso, a forza di farci respirare sostanze di cui solo loro conoscono la reale natura, ci stanno rincoglionendo tutti quanti, compresi noi che abbiamo la pretesa di essere più svegli degli altri, la massa amorfa che nulla sa e nulla vuole sapere. Dio non voglia che la montagna di dibattiti sul web non partorisca un topolino bufalino. Una bufala planetaria. O forse sì, perché no: speriamo che sia stato tutto un brutto sogno. ALF
per TNEPD
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