Torna la festa del torrone e qui non si scorda che il torrone non è cremonese. Il motivo è semplice, al di là del solito episodio che si consuma nel giardino chiuso e sigillato della storia della nobiltà, delle case reali e poi della grande borghesia. le mandorle sono d’importazione.
Altrove, già scrisse qui Claudia Cremonesi, il torrone non è fatto tutto in loco, km zero, come si dice oggi giustamente.
La festa sarà allegra e spettacolare, sarà pagata dagli sponsor e vedremo quali, ma non produce nulla, non nasce dal basso, non genera niente.
Meglio il torrone spagnolo, meglio quello uzbeko che si sgranocchia tutto l’anno, non solo a natale. Meglio una cultura non finanziata da ricchi sponsor e voluta dall’alto, dal Comune. Quella della festa del torrone è kultura, è politika.
favorisce alcune aziende, qualche negozio e basta, qualche venditore per qualche giorno e stop.
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