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Il tortello cremasco spacca il Pd (lettera del comitato tortello sì ma non cremasco)

Creato il 05 settembre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Non vorrei mai assistere alla tormentosa scena in cui un assessore cremonese, di cui evito di pronunciare il nome, viene convinto, o si convince fra mille dubbi, ad avvicinare con delicatezza ma non senza appetito la forchetta a un piatto di tortelli cremaschi. Sì, è una specialità, ma il gusto divaria, scava un baratro, alza barricate, lo stomaco (organo preveggente) protesta. E i nostri tortellini dove sono finiti? Le federazioni del Pd sono state unite dall’ex segretario Titta Magnoli, poi però il cremasco Matteo Piloni è diventato segretario della federazione provinciale e alla recente festa dell’Unità di Crema ha imposto il tortello cremasco a tutti, soprattutto ai cremonesi. Sarebbe questa l’innovazione? Demolire ogni differenza interna? Annettere alla maggioranza le minoranze culinarie? Si è sfiorato l’incidente diplomatico (“perché solo tortelli cremaschi? E i nostri dove sono?”). Il diritto di veto delle minoranze in certi casi, quando sono messi in gioco i diritti umani, è tipicamente liberale, anzi: insopprimibile!

 

Comitato Tortello sì ma non cremasco


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