Cielo,
La coda meccanica
È una sauna smog
Pensando che non lontano
I tuoi piedi calpesterebbero vita
(Cosa che la morte non fa);
Libri dimenticati
E sassi reali:
Questo accoglie i tuoi sensi
Nell’annoiato avanzare
Di occasioni inutili,
Camion,
occhi che poi guardano altrove;
Ferite da marmitta pigra
Che non accelera ma inquina,
Cieco poeta che tocca
Ma non fa ricordare nulla
A chi lo circonda
A chi lo guarda;
Macchine come fiori,
Con dentro streghe e non api
E piedi che hai fatto correre
Fino a non riconoscerli più;
Voglia di mangiarteli,
E di sentirne altri che calpestano vita
Per portarti in dono
Morte.