Le cellule staminali rappresentano la punta di diamante della medicina rigenerativa: cellule primitive non specializzate, esse sono dotate della capacità di trasformarsi in diversi altri tipi di cellule del corpo per mezzo di uno specifico processo, chiamato differenziamento cellulare. Ed è proprio su queste basi che si fondano gli studi clinici messi a punto dagli scienziati del Seoul National University Hospital per il trattamento dell’epicondilite con cellule staminali.
Il trattamento dell’epicondilite con cellule staminali è la nuova sfida del Seoul National University Hospital: i ricercatori, infatti, ritengono che la capacità di differenziamento cellulare delle cellule staminali possa rappresentare una base da cui partire per il trattamento alternativo dell’epicondilite, patologia volgarmente chiamata “gomito del tennista”.
L’epicondilite è un’infiammazione dei tendini estensori delle dita e del polso a livello dell’epicondilo (una sporgenza ossea del gomito) che colpisce pazienti che si trovano in una fascia di età tra i 35 ed i 55 anni: questa infiammazione è volgarmente chiamata gomito del tennista in quanto ne sono particolarmente colpiti i professionisti di questo sport, ma colpisce in particolare tutti coloro che fanno un uso ripetitivo e reiterato di muscoli epicondiloidei di avambraccio, mano e dita. Pertanto, ne sono colpiti, per esempio, t tennisti, i lanciatori, ma anche carpentieri, operai e muratori.
Il trattamento dell’epicondilite dipende dalla gravità dell’infiammazione e dal suo livello di cronicizzazione: dalla terapia farmacologica a quella chirurgica, i trattamenti possono essere vari ma questo disturbo, anche laddove sia stato già curato, può ripresentarsi.
La nuova sfida della medicina rigenerativa si basa sulle caratteristiche distintive delle cellule staminali, come l’autorinnovamento e la pluripotenza, per mettere a punto un trattamento innovativo dell’epicondilite con cellule staminali che verranno iniettate nei tendini danneggiati dei pazienti (uomini e donne) che si sottoporranno allo studio clinico.
Le cellule staminali potrebbero pertanto rappresentare una soluzione efficace favorendo la crescita di nuovo tessuto tendineo e rigenerando il tessuto danneggiato.