Lasciamo la macchina nel piccolo parcheggio vicino all’ultimo tornate prima del passo Rolle, e diamo così inizio all’escursione: prima meta la capanna Cervino! Da qui abbiamo subito il primo impatto con le Pale di San Martino con l’inconfondibile Cimon della Pala, chiamato anche il Cervino delle dolomiti.
si parte!
il Cimon della Pala, chiamato anche il Cervino delle dolomiti
Teniamo per un po' la strada principale e, raggiunto un primo bivio, deviamo a sinistra seguendo le indicazioni per il "Castellaz". Passiamo sotto i cavi della seggiovia e arriviamo così alla base del Castellaz, con una bellissima vista sul passo Rolle e sulla foresta di Paneveggio. Il sentiero adesso sale ripidamente e iniziamo a trovare la prima neve! Ormai è una costante di queste prime escursioni estive :( Un inverno da record per quanto riguarda le nevicate, c'è da chiedersi quando e se si scioglierà prima dell'autunno!
in salita verso il Cristo Pensante con vedute sul passo Rolle
Saliamo ripidamente tra le rocce e la neve (niente di così impegnativo comunque) fino a raggiungere la statua del Cristo Pensante a m 2333. In cima troviamo un bel gruppo di cinquanta persone intente a fare foto e... confusione! Ebbene si, per un attimo mi è sembrato di essere a Venezia con tutti i turisti! Mettete in preventivo di trovare sempre molta gente al Cristo Pensante, il sentiero è molto facile e frequentato da molte comitive. Il panorama però è straordinario: tutte le Pale di San Martino ancora innevate! A due minuti a piedi dal Cristo Pensante raggiungiamo la cima del Castellaz, dove si starebbe ore a fare foto!
statua del Cristo Pensante
marea di gente
Scendiamo rapidamente dal Cristo Pensante, lasciandoci così alle spalle il gruppo di persone, e seguiamo le indicazioni per la Baita Segantini Val Venegia. Alla fine non ho visto nessuna frase scritta lungo il percorso, forse ero troppo impegnato a fare foto!lo spettacolo delle Pale di San Martino
neve lungo il percorso
Siamo immersi in uno scenario da favola, è la prima volta che vedo le Pale di San Martino così bene, e con il sole! In leggera discesa superiamo dei tratti con neve fino ad arrivare, in un'ora, alla baita Segantini. Non sono mai stato qui, ma la sensazione è quella di conoscere bene la zona! E’ uno dei posti più fotografati di tutte le Alpi, in internet girano tantissime foto di questa baita con sullo sfondo l’incredibile muraglia delle Pale! Non c’è da meravigliarsi quindi nel vedere tanta gente!quando si dice panorama
baita Segantini, pura magia!
Ovviamente foto a manetta e proseguiamo la nostra escursione verso la Val Venegia, dove abbiamo come meta la malga Venegiota. Ero già stato in Val Venegia due anni fa con il brutto tempo, partendo però da passo Valles, ma oggi con il sole è una cosa ben diversa!
Val Venegia
pascoli in Val Venegia
Il sentiero è in lieve discesa e prosegue a tornanti fino a raggiungere il fondovalle. Ci immergiamo nel bosco e iniziamo a sentire i profumi provenienti dalla malga Venegiota, segnale che la pausa per il pranzo si sta avvicinando! Prendiamo posto all’esterno con vista Pale, e la scelta del menu non poteva che ricadere sui piatti tradizionali come affettati misti e polenta con formaggio fuso! Ottimo!
fame!
malga Venegiota
Dalla malga Venegiota non si andrebbe più via, qui lo scenario dolomitico è talmente bello che ti viene male iniziare la strada del rientro. Cosa che purtroppo bisogna pur fare e, dopo esserci riposati un po’, riprendiamo lo stesso sentiero dell’andata in salita, facendo una piccola deviazione per ammirare le sorgenti del torrente Travignolo. Al ponticello seguiamo un po’ a caso il corso del ruscello e, dopo un po’, troviamo le piccole sorgenti tra le rocce. Davvero emozionante!
Pale di San Martino viste dalla Val Venegia
sorgente torrente Travignolo
Ritorniamo nei nostri passi riprendendo il sentiero e continuiamo in salita fino a raggiungere di nuovo la baita Segantini. Abbiamo modo anche di vedere in lontananza alcuni alpinisti in escursione sulle nevi del ghiacciaio Travignolo. Coraggio!L'uomo è infinitamente piccolo di fronte alla natura, ma infinitamente grande se accetta di farne parte.. Cit.
Una volta arrivati alla baita Segantini proseguiamo sempre a piedi per la capanna Cervino, arrivando, dopo sei ore di escursione al passo Rolle dove abbiamo lasciato la macchina. Finisce così questa escursione al trekking del Cristo Pensante che, insieme alla nostra aggiunta della Val Venegia, rimane senza dubbio una delle escursioni più scenografiche fatte negli ultimi anni.
SCHEDA TECNICA:
Passo Rolle m. 1955 - Castellaz - Cristo Pensante m. 2333 (50 minuti)
Cristo Pensante - baita Segantini m. 2170 ( un'ora)
Baita Segantini - malga Venegiota ( m. 1824) (un'ora)