Immagine di Venturini Carolina
Pianura agricola di Tor Fiscale
I miei week end, ormai, sono (spesso) all'insegna delle attività dell'
Ente Parco Appia Antica.
Questa domenica mi sono sperimentata nel
trekking: 10 km dal
Parco degli Acquedotti fino a
Tor Marancia, ovvero da Piazza San Policarpo a Piazza Lante, passando per i luoghi
cult di Tor Fiscale (resi celebri dai film di Pasolini), con sosta alla Fonte Egeria e visita guidata lungo la Via Appia Antica, quindi con Cecilia Metella in pole position. A questo si aggiungano i percorsi nelle cave di tufo, nei pressi della Villa (ancora tutta da scoprire) dei Numidi. Il tutto con guida botanica ed esperto del WWF, i quali hanno condotto il gruppo di 56 persone lungo gli acquedotti romani e i loro percorsi sinuosi fino a raggiungere le terre (nel bel mezzo del centro di Roma, come l'immagine a sinistra) prodotte dall'eruzione del Vulcano Laziale, svariati millenni addietro. Guardando le fotografie, direste di trovarvi a quattro passi dalla Via Ardeatina e dalla Via Cristoforo Colombo?
Le guide dell'
Ente Parco Appia Antica si sono scambiate la fiaccola lungo la Via Appia Antica, mentre gli escursionisti riempivano le borracce alle fonti di acqua potabile gratuita lungo la strada. Una delle magie di
Roma è il camminare lungo una via che reca i segni dei carri bestiame romani, del passaggio delle legioni di Cesare e dei passi felpati di Ovidio fino al raggiungimento di imboccature improbabili, capaci di materializzare un ambiente nuovo, distante anni luce dal precedente, in un solo click d'immaginazione. Così è, passeggiando lungo un sentiero tappezzato di resti archeologici, mosaici, anfore, terre espropriate o conquistate, fino al raggiungimento di
Tor Marancia, un parco che solo pochi conoscono.
Farnesiana - Tor Fiscale, Roma - Casale
Immagine di Venturini Carolina
Il "magna magna" dei politici della Regione Lazio e del Comune di Roma si estende su più fronti. Quello edilizio è uno dei più floridi, lo sa bene l'UDC e i parenti correlati di Caltagirone e palazzinari vari. In queste zone di agro romano, per poter costruire filari di condomini alveare, i soliti noti hanno stretto accordi, impicci e magheggi che, probabilmente, contribuiranno a stuprare il territorio di Roma come solo i "migliori" politici degli ultimi decenni hanno saputo fare. Ops, vampiri. Ops, traditori. Ciò nonostante, è ancora possibile stupirsi e trovare luoghi strappati all'incuria, agli abusivi, ai tanto amati (dalle cooperative e dalla Chiesa) zingari. Tor Fiscale, per esempio, è di nuovo frequentabile solo grazie all'azione dei volontari del Parco, i quali stanno pulendo la terra dai quintali di immondizia lasciati dai bivacchi e dagli sulm mobili. Roma ha tanti volti, così tanti che è difficile, come diceva Ungaretti, avere una visione d'insieme unitaria e poterla apprezzare da subito nel suo insieme.
Dislivelli territoriali causati dall'eruzione del Vulcano Laziale
Immagine di Venturini Carolina
Nel bel mezzo del (quasi) abbandono, si scoprono ambienti naturali perfetti al millimetro. I roveti, il sottobosco, gli alberi secolari, l'ecosistema che regola le zone delle cave sta mutando il territorio e, laddove pare incolto, in realtà è un lembo di natura rispettata nei suoi ritmi di modifica. E' bello scoprire che esistono persone che si prendono cura della natura rispettando i suoi ritmi, le sue regole, i suoi bisogni senza avere la pretesa di imporre un nuovo bioritmo.. solo perché ci si sente esseri superiori, dotati di cervello. In questo pullulare di profumi di campo, nel bel mezzo di una Roma sorprendente, tra le felci, la menta, le margherite e i frutti di bosco, ci sono resti archeologici dal valore inestimabile. Ville, cimiteri, oggetti di vita ordinaria, informazioni preziose che costruiscono la storia di un popolo. Serve dire che tutto questo è ostacolato dall'abusivismo edilizio, dagli accordi fra politici e, com'è ovvio, dai "limiti" delle Belle Arti?
Cave di Tufo in lontananza - Tor Marancia
Immagine di Venturini Carolina
Camminando lungo i sentieri ho pensato che questo genere di attività sono ideali contro i pregiudizi. Credevo che questo genere di ambienti si trovasse solo fuori Roma, credevo che il Friuli non avesse rivali, credevo non esistessero campi pubblici in cui passeggiare tranquillamente e in tutta sicurezza. Vivere Roma significa abbandonare tanti pregiudizi e scoprire che è una città eterna per davvero. Capace di reggere il malgoverno, la cupidigia, i credi spirituali mantecati d'arrivismo, il tempo, le guerre, le torbide vicende e i momentanei cali di reputazione. E' una città capace di superare il tempo e l'uomo, anche negli angoli pieni di spine e di felce, popolati solo dal ringhio isterico del Rottweiler tenuto nell'acquario-giardino per tutta la vita.
Crocchi selvatici - Tor Marancia, Roma
Immagine di Venturini Carolina
Questa è Roma. A quattro passi delle lapidi irrisorie che popolano la Via Appia, a pochi metri in linea d'aria dal centro comunemente noto, un parco protetto racconta una storia diversa e agisce attivamente sulla cultura di un popolo che ha voglia di scoprire, conoscere e rispettare. Mai mi sarei immaginata di vivere tutto questo nella mia vita. Mai.