Dall’Europa doppia mossa oggi sulla questione palestinese. A Strasburgo infatti il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui si sostiene “in linea di principio” il riconoscimento dello Stato di Palestina e la soluzione dei due Stati, che “deve procedere mano nella mano con lo sviluppo dei colloqui di pace, che devono andare avanti”. Nelle stesse ore a Bruxelles il Tribunale dell’Unione europea ha annullato la decisione del Consiglio Ue di inserire Hamas nella lista europea delle organizzazioni terroristiche. L’annullamento è stato deciso per “motivi procedurali”, ma, si spiega dal Tribunale, gli effetti degli atti annullati sono mantenuti temporaneamente per garantire il congelamento dei beni finanziari.
(mepanorama.net)
La risoluzione che prevede il riconoscimento della Palestina ed Hamas figura “fuori” dalla lista dei terroristi. Il Parlamento di Strasburgo ha approvato a ampia maggioranza una risoluzione sottoscritta da quasi tutti i gruppi che sostiene “in linea di principio” il riconoscimento dello Stato della Palestina sulla base dei confini del 1967, appoggia la soluzione a due Stati con Gerusalemme capitale e esorta la ripresa dei colloqui di pace. Il Tribunale Ue ha annullato l’iscrizione di Hamas dalla lista nera Ue delle organizzazioni terroriste “per motivi procedurali”, ma ne mantiene temporaneamente in vigore gli effetti per garantire il congelamento dei beni. Lussemburgo sottolinea che la decisione non implica apprezzamenti di fondo sulla natura di Hamas.
La posizione di Hamas nella lista “nera” delle organizzazioni terroristiche creata nel 2001. A fine 2001 il Consiglio Ue aveva creato la lista “nera” delle organizzazioni terroristiche, contro cui è previsto il congelamento dei beni, iscrivendovi contestualmente anche Hamas che da allora vi è sempre stata mantenuta. Hamas ha quindi contestato questo mantenimento nella lista e, nella sua sentenza odierna, il Tribunale Ue constata che gli atti del Consiglio sono fondati non su fatti esaminati e motivati da decisioni delle autorità nazionali competenti ma da imputazioni fattuali emerse dalla stampa o da internet. Le decisioni dell’Ue invece, per essere legali, devono basarsi su elementi concreti. Per questo Lussemburgo “annulla gli atti mantenendo allo stesso tempo i loro effetti al fine di garantire l’efficacia di ongi fururo eventuale congelamento dei beni”. La durata degli effetti è fissata a tre mesi o, se viene introdotto un ricorso davanti alla Corte, sino alla sua chiusura. Il Tribunale quindi tiene a sottolineare che l’annullamento dell’iscrizione di Hamas dalla lista nera Ue delle organizzazioni terroristiche, avvenuta “per motivi fondamentali di procedura”, non implica “alcun apprezzamento di fondo sulla questione della qualificazione del movimento Hamas come gruppo terrorista” da parte del Consiglio Ue.
L’ira di Israele “Israele non accetta i chiarimenti dell’Ue che la decisione del tribunale su Hamas sia soltanto un tema tecnico”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu citato dai media. “Ci aspettiamo – ha aggiunto – che l’Ue prontamente ridefinisca Hamas come organizzazione terroristica”. Hamas si felicita, corretto errore. Hamas si è subito felicitato per la decisione odierna del tribunale Ue a suo riguardo. “E’ questa la correzione di un errore commesso dalla Ue nel 2003″ ha detto Sallah al-Brdwail, un dirigente di Hamas, alla agenzia al-Quds. “Il terrorismo è la occupazione israeliana, e noi ne siamo le vittime”. (ANSA)