Magazine Diario personale

Il trono di sfighe

Da Cannibal Kid
Condividi ATTENZIONE SPOILER sia sulla prima che sulla seconda stagione di Game of Thrones.
Game of Thrones, stagione 2. Chi sarà salito sull'ambito trono di spade quest’anno? Costantino Vitagliano?
Il trono di sfighe
Nah, nonostante la sponsorizzazione di Maria de Filippi e di Maurizio de Costanzo, non ce l’ha fatta, frenato pare dalla sua eccessiva intelligenza e cultura. Ci sarà allora Lord Eddard Stark?
Il trono di sfighe
Eh, no. Vedete che non mi state attenti? È vero che Game of Thrones è incasinatissimo, ricchissimo di personaggi e se non avete minimo un Master in fantasy non ci capite una cippa, però lui era finito decapitato già nella stagione 1. Do you remember?
Il trono di sfighe
E allora sarà stata la volta del possente Khal Drogo?
Il trono di sfighe
Sdeng. Sbagliato di nuovo. Morto pure lui al termine della season one. Anche se un cameo nella stagione 2 lo ha fatto… Il trono è toccato allora alla sua Khaleesi?
Il trono di sfighe
Nah, qualche draghetto sputafuoco per il momento non è bastato. E allora ci sarà sicuramente Tyrion la rockstar...
Il trono di sfighe
Niente da fare nemmeno per lui. Chi c’è rimasto, or dunque? Sì, proprio lui, il temibilissimo Joffrey...
Il trono di sfighe
Scusate, ho sbagliato foto. Eccolo qui, Joffrey sul trono di spade.
Il trono di sfighe
Mr. Simpatia, Joffrey, la persona più cordiale, amichevole e altruista dei Sette Regni. Uno dei personaggi più bastardi, viziati e privi di virtù che mi sia mai capitato di vedere. Un personaggio talmente detestabile da starmi quasi simpatico. Quando c’è lui in scena, certo non ci si annoia e può capitare che qualcuno muoia in maniera del tutto gratuita. Vai, Joffrey!
Adesso che abbiamo confermato il teorema che il potere è una cosa riservata più che altro agli stronzi, ma quelli stronzi forte, cosa che probabilmente sospettavate già, andiamo un po’ a fare il punto della situazione sulla seconda stagione della serie appena terminata negli Usa.
Il trono di spade - Game of Thrones (serie tv, stagione 2) Rete americana: HBO Rete italiana: Sky Cinema 1 Creata da: David Benioff, D.B. Weiss Tratta dai romanzi di: George R. R. Martin Cast: Peter Dinklage, Lena Headey, Emilia Clarke, Jack Gleeson, Richard Madden, Sibel Kekilli, Michelle Fairley, Maisie Williams, Kit Harington, Sophie Turner, Iain Glen, Alfie Allen, Natalia Tena, Natalie Dormer, Aidan Gillen, Isaac Hampstead Wright, Nicolaj Coster-Waldau, Jerome Flynn, Conleth Hill, Donald Sumpter, John Bradley, Amrita Acharia, Rory McCann, Charles Dance, Joe Dempsie, Hannah Murray, Gethin Anthony, Gwendoline Christie, Oona Chaplin, Rose Leslie, Tom Wlaschiha Genere: alternative fantasy Se ti piace guarda anche: Il signore degli anelli, Camelot
Il bello, ma anche il brutto, di Game of Thrones è che non fai in tempo ad affezionarti a un personaggio, che subito te lo fanno fuori. Tutti sono importanti, ma nessuno è indispensabile. Sembra questo, più che il minaccioso “Winter is coming”, il vero motto della serie. E così alla fine della prima stagione ci siamo ritrovati orfani di Eddard Stark, in apparenza quello che sarebbe dovuto essere il protagonista principale della serie, intepretato dal volto noto di Sean Bean. Uno che porta una gran sfiga, almeno ai suoi personaggi, che storicamente hanno una vita breve e vengono presto fatti fuori, dal suo Boromir de Il signore degli anelli al recente padre di Biancaneve (anche se qui ATTENZIONE SPOILER alla fine resuscita per magia!). Se n’è quindi andato, lasciando sola la Luna della sua vita Khaleesi, anche Khal Drogo. Uno che lo vedi e ti chiedi: “Ma chi lo ammazza, questo?”. Invece persino lui è morto. In questa seconda stagione, stavo per affezionarmi a Renly Baratheon, questo qui...
Il trono di sfighe
però anche lui, proprio quando stavo pensando potesse diventare un protagonistone della storia, lo seccano. Il bello di Game of Thrones è questo. Tutto può succedere. Un aspetto che convince meno è l’eccessiva numerosità di personaggi. Ne esce fuori un racconto epico mai così ricco di sfaccettature, almeno in ambito fantasy, epperò tra protagonisti, comparse, personaggi semi-secondari e quant’altro, a volte è difficile seguire tutte le linee narrative e ricordarsi i nomi di tutti. Quest’ultima cosa più che difficile è impossibile, a meno che non ti chiami George R. R. Martin. Il nome di George R. R. Martin lo dico sottovoce, che se no qualche appassionato si mette a gridare in maniera isterica. George R. R. Martin infatti immagino oggi sia per un fan del fantasy l’equivalente di Robert Pattinson per una ragazzina emo aspirante vampirella.
La cosa impressionante di questa seconda stagione di Game of Thrones è stato il suo crescere episodio dopo episodio. La partenza è stata un po’ in sordina, con l’introduzione di una molitudine di personaggi nuovi andati ad aggiungersi a quelli vecchi, almeno ai sopravvissuti alla stagione uno, e l’avvio di un sacco di storie. Lentamente, le vicende si sono sempre più intrecciate, i “nuovi” si sono fatti interessanti quanto e anche più dei “vecchi” e si è arrivati al crescendo notevole degli ultimi due episodi. La puntata s02e09 “Blackwater” era la più attesa dai fan-fantasy hardcore: dopo tutto la sceneggiatura è stata firmata direttamente dall’autore della saga letteraria George R. R. Martin (sento già gli urletti eccitati in sottofondo) e diretto da Neil Marshall, quello di The Descent e Centurion. Un episodio incentrato tutto sull’epica battaglia ad Approdo del Re, con il piccolo Tyrion Lannister che si è confermato definitivamente un personaggio gigantesco e Joffrey, nel caso aveste avuto dubbi, il più grande fifone della Storia. Una puntata speciale che è sembrata un omaggio riuscito, ma anche dotato di una sua precisa personalità, a Le due torri e alla lunga battaglia al Fosso di Helm del Signore degli anelli. Finale poi musicalmente eccellente accompagnato dalle note solenni dei The National, con il brano composto appositamente per la serie “The Rains of Castamere”.
La puntata finale della seconda stagione è stata invece intitolata “Valar Morghulis”. Cosa minchia vuol dire Valar Morghulis? Sono andato a googlearlo e in un forum di fanatici del libro ho trovato la risposta, che però nella serie non è ancora stata rivelata quindi ATTENZIONE SPOILER (lo scrivo in bianco, se volete scoprirlo passateci sopra con il mouse)
“All men must die”, ovvero “Tutti gli uomini devono morire”.
Rivelato questo arcano, la puntata di per sé è riuscita a portare a termine alcune delle vicende e ha lasciato l’acquolina in bocca riguardo ai possibili sviluppi di una terza stagione che si preannuncia incendiaria e più piena di zombie di The Walking Dead.

Il trono di sfighe

"Yo, bitches!"


La seconda stagione è stata dunque un crescendo nonché la conferma, l’ennesima, che la complessità di certe storie può trovare una casa più appropriata sul piccolo schermo anziché al cinema. Pur nella grandiosità del racconto, va comunque detto che non tutto e non tutti hanno girato a mille. I primi episodi sono stati a tratti macchinosi e ci hanno messo un po’ a ingranare. Non tutti i personaggi hanno poi brillato a dovere. Su tutti: Daenerys, la Khaleesi, personaggio folgorante della prima stagione, chiusa con il botto… e poi in questa season 2 si è vista poco e quando s’è vista è apparsa spenta, indecisa, logorroica, altroché mother of dragons. La grande delusione della stagione è stata lei, però nell’ultimo episodio sembra finalmente essersi svegliata e quindi in futuro potrà tornare a spaccare i culi.
Il trono di sfighe

Qualche altro personaggio, di cui in questo momento non ricordo nemmeno il nome, è poi sembrato un riempitivo non necessario, mentre dalla piccola guerriera Arya mi aspettavo di più. Dettagli, visto che complessivamente sono state di più le note intonate. Su tutti, i già nominati Tyrion e Joffrey, i numeri 1 della stagione, nel bene e nel male. Tyrion che ha inoltre tirato fuori a sorpresa un inedito lato romantico con la bella storia d’amore con la sua scopamica Shae.
Il trono di sfighe

Niente male anche Jon Snow alle prese con la rossiccia sulle montagne.
Il trono di sfighe

Theon Greyjoy sbeffeggiato da tutti con quella faccia da pirla rappresenta uno di quei personaggi sfaccettati e imprevedibili dal potenziale notevole.
Il trono di sfighe

Jaime Lannister, per quanto sia comparso poco, si è confermato il Sawyer di Game of Thrones, soprattutto con i suoi sfottò nei confronti della mascolina donna-cavaliere Brienne di Tarth.
Il trono di sfighe

Quindi l’assassino su commissione Jaqen H'ghar e poi tanti altri…
Il trono di sfighe

Alla fine la sfiga della serie è proprio questa: persino troppi personaggi notevoli e non tutti in grado di ritagliarsi lo spazio che meriterebbero. Però, in mezzo a un esercito di serie che di personaggi interessanti non possono vantarne manco mezzo, ad avercene di sfighe così… (voto: 8/10)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • The Enfield Haunting

    è una miniserie di 3 episodi trasmessa da Sky Living in UK, che si è conclusa in questi giorni. I protagonisti sono due ricercatori del paranormale, Maurice... Leggere il seguito

    Da  Bangorn
    DIARIO PERSONALE, OPINIONI, RACCONTI, TALENTI
  • A Sunday on the small lake and ... Two clocharme in my garden

    Sunday small lake clocharme garden

    Oggi sembra il racconto di una domenica lontana perchè il cielo è di nuovo grigio e la pioggia è vicina, ma questa è la fotocronaca del 10 maggio, una domenica... Leggere il seguito

    Da  Madhouse
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Sull'uso della parola «borghese»

    Appunti sparsi e in fieriCapita spesso: a un certo punto, nel bel mezzo di una conversazione, eccola che spunta, questa parola, fugace e furtiva. Leggere il seguito

    Da  Anacronista
    DIARIO PERSONALE, PER LEI, TALENTI
  • Italians

    Italians

    (immagine via Google) Italians … Ci sono italiani che hanno una cultura e capacità di relazione molto indicativi del loro status mentale, alcuni italiani che... Leggere il seguito

    Da  Vivivegan
    DIARIO PERSONALE
  • La sfida più stimolante

    sfida stimolante

    Ne avevo già parlato, della necessità e del dovere e della bellezza di un ‘leggere’ liberato da quell’alone d’intellettuale elitarismo che soprattutto dalle... Leggere il seguito

    Da  Matteotelara
    DIARIO PERSONALE, LIBRI, TALENTI
  • I want to allow myself joy

    Ora che Mister Hermoso è tornato a casa, sto recuperando la visione di alcuni film di quest'inverno passati su Sky Cinema (abbiamo santificato già la funzione... Leggere il seguito

    Da  Hermosa
    DIARIO PERSONALE, LIFESTYLE