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Il Tropicalismo. La formazione dell’identità culturale brasiliana

Creato il 23 novembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Sono gli anni sessanta del secolo scorso: si tratta per il Brasile di un periodo marcato dalla dittatura militare, di profonda trasformazione dal punto di vista sociale e politico. Anche la cultura in questi anni subisce una svolta importante con la nascita del Tropicalismo, movimento culturale, ma soprattutto musicale, anche detto “Tropicalia“.

Molti dei più influenti rappresentanti di questo movimento provenivano dalla Bahia, stato brasiliano nordorientale la cui capitale è Salvador. Lo stato bahiano conserva ancora le caratteristiche più tipiche della cultura africana, dovute all’influsso degli schiavi portati dai portoghesi. I ritile usanze e i costumi africani sono andati a mescolarsi con quelle degli indios nativi e dei colonizzatori. Era così in atto un processo di sincretismo.

I Tropicalisti hanno guardato con grande interesse a questo fenomeno delle origini del loro paese e si sono ispirati ai ritmi e alle cadenze africane, presenti nella samba, per unirle ai modelli americani del jazz. Nasceva la Bossa Nova.

I tropicalisti bahiani i più conosciuti sono Caetano Veloso e Gilberto Gil . Tra gli altri si possono citare anche Maria BethâniaGal Costa e Tom Zè.

Photo credit: esper.art.br / Foter / CC BY

Photo credit: esper.art.br / Foter / CC BY

Era di São Paulo, invece, il gruppo “Os Mutantes“, formato da Rita Lee, Arnaldo Baptista e Sérgio Dias.  La loro musica combinava elementi del rock and roll con la musica popolare brasiliana (MPB).

Tropicalia non aveva come principale obiettivo l’utilizzo della musica come forma di lotta politica contro la dittatura militare. Gli artisti di questa corrente erano convinti che il loro intento di innovazione dei canoni estetici musicali fosse per se stesso un’arma rivoluzionaria.  Tuttavia, erano note le posizioni politiche antimilitariste, che hanno portato alla censura di diverse canzoni, all’arresto e all’esilio dei principali esponenti del movimento: Veloso e Gil. La repressione del governo dittatoriale pose, così, fine al movimento, che nonostante ciò continuò a ispirare le generazioni successive di musicisti brasiliani e non.

Nasce il concetto culturale di antropofagia, in senso metaforico, come assimilazione di molte espressioni artistiche diverse per creare qualcosa di completamente nuovo. Quest’idea mirava a mettere in discussione le basi imposte dalla colonizzazione nell’ambiente artistico e intellettuale.

L’importanza del Tropicalismo va oltre il fascino dei suoi frutti, che ha contagiato tutto il mondo creando curiosità e interesse verso la cultura brasiliana. Esso, infatti, ha posto le basi per la ricerca di un’identità culturale, scegliendo accuratamente da quali fonti attingere e a quali modelli ispirarsi. Ha avuto un ruolo fondamentale e innovativo per la musica popolare brasiliana, incorporando nuovi standard estetici.

Per quanto riguarda il Brasile, la musica è una testimonianza storica fondamentale e anche un metodo gradevole per conoscere la storia del paese, che come lo definisce lo scrittore Jorge Amado è :

Magicamente colmo di luci e ombre, fragile, allegro, violento e tuttavia impossibile da dimenticare“.

Tags:brasile,Caetano Veloso,Gal Costa,Gilberto Gil,Os Mutantes,Tropicalia

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