![Il trucco definitivo Il trucco definitivo](http://m2.paperblog.com/i/179/1791345/il-trucco-definitivo-L-iqOQNK.jpeg)
Dunque, ci sono Sherlock Holmes e il dottor Watson che si recano a campeggiare. Scelto un posto adatto, montano la tenda, consumano una frugale cena en plein air e si mettono a dormire. A un certo punto della notte, Holmes sveglia il suo amico e gli chiede: "Watson, guarda le stelle nel cielo e dimmi cosa ne deduci". Un po' assonnato, Watson guarda la volta celeste e fa: "Beh, vedo che ci sono miliardi di stelle, e dunque se ci sono miliardi di stelle, debbono esserci milioni di pianeti. E quindi, se ci sono milioni di pianeti, di certo da qualche parte lassù, c'è la vita!". E Holmes: "Watson, pezzo d'idiota, c'hanno rubato la tenda!" (ah ah ah ah!).
Ora, sul fatto che sia la storiella più divertente di tutti i tempi si può discutere (certamente è arguta), ma a noi fotografi (e non solo) dice molte cose. Spesso, quando siamo di fronte a un potenziale soggetto, facciamo un po' come Watson: ci concentriamo sull'ovvio, su ciò che ci attrae, ci ispira, ci emoziona, dimenticando del tutto di dover anche ragionare, prima di agire (in questo caso scattare la foto). Occorre essere presenti a sé stessi, consapevoli, con la mente aperta. Ecco qui la spiegazione del perché la gran parte delle foto scattate in vacanza dai soliti turisti frettolosi si rivelano tanto deludenti: presi dal desiderio di riportare a casa un'immagine del bel paesaggio, della moglie/marito sulla spiaggia, del bel tramonto con palme da cocco in primo piano, ci si dimentica degli innumerevoli elementi di disturbo. Il ramo che sembra uscire dalla testa del compagno/compagna, il bidone della spazzatura collocato sulla spiaggia, la petroliera di passaggio all'orizzonte, e così via. Quindi, datemi retta, la prossima volta cercate di vedere se niente niente vi hanno fregato la tenda, prima di filosofeggiare sull'Universo!