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"Il turismo accessibile è inaccessibile ai disabili"

Creato il 18 febbraio 2013 da Terzosettoresocialnetwork @TerzoSettoreSN

Le consulta comunale invalidi e handicappati ha inviato questa lettera aperta.
L'Ufficio di Presidenza della Consulta Comunale dei disabili di Firenze riceve dalla sig.ra Patrizia Pepe, persona disabile, dipendente della Regione Toscana, in forza nell’Area di Coordinamento “Turismo, commercio e terziario” in cui viene trattato anche il “Turismo accessibile” la segnalazione nella quale si rilevano gravi problemi di accessibilità alla nuova sede.
Siamo di fronte all’ennesimo caso di cattiva gestione dell’accessibilita’ per le persone con disabilita’ con tutto cio’ che da questo deriva in termini di rispetto della dignita’ della persona e dei lavoratori.
Si sottolinea, se ce ne fosse ancora necessità, che: Da quando lo Stato italiano si è dotato di regolamenti e leggi allo scopo di disporre di un ambiente costruito a misura di tutti (Dalla Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici del 19 giugno 1968, n. 4809, dalla Legge del. 30 marzo 1971, n.— 118, e dalla Circolare del Ministero degli Interni del 22 marzo 1972, sono passati più di 40 anni. Dalla vigente Legge del 9 gennaio 1989, n. 13, dai decreti D.M. del 14 giugno 1989 - n. 236 (aggiornamento della legge del 9 gennaio 1989 - n. 13 e D.P.R. del 24 luglio 1996, n. 503), sono passati quasi 20 anni.
Dopo la Convenzione O.N.U. Sul diritto alle Persone con disabilità approvata dall'Assemblea delle Nazioni Unite nel 2006, ratificata dall'Italia nel febbraio 2009, siamo ancora costretti a prendere costantemente atto che le persone disabili che vivono in Italia devono, come sempre, continuare confrontarsi con barriere di tutti i tipi che offendono la dignità della persona.
Non è un caso se il premio Access City Award, nato nel 2010, come parte della Strategia sulla Disabilità, della Commissione Europea, dopo 3 eventi non sia stato ancora conquistato da una città italiana, sebbene l'Italia vi concorra.
Questa è la realtà italiana nell'Europa di cui ci vantiamo di fare parte e noi siamo ancora costretti a prendere atto di quanto il problema della disabilità sia ritenuto marginale da coloro che istituzionalmente dovrebbero provvedere a rivoluzionare le situazioni.
Siamo costretti a prendere atto che se vogliamo chiedere un appuntamento con la Regione Toscana per parlare di turismo accessibile, e siamo utenti disabili su sedia a ruote, elettrica o manuale non potremo neanche entrare nel luogo preposto allo scopo! Dobbiamo inoltre prendere atto che chi di dovere ritiene di rispettare la legge relativa agli ambienti di lavoro soggetti a collocamento obbligatorio in modo raffazzonato.
Questo Ufficio di Presidenza denuncia l'ennesima evidenza di quanto i politici, i dirigenti e i tecnici siano ancora anni luce lontani da un corretto approccio alle problematiche della disabilità se pensano di continuare ottusamente a trovare soluzioni abborracciate, offensive della dignità, del diritto di inclusione e di cittadinanza delle persone con disabilità di cui tutti i responsabili, a parole, si riempiono la bocca ad ogni piè sospinto e quando più conviene, ma nei fatti, nell'era dell'Universal Design, continuano a marginalizzare questa categoria di persone.
Per quanto tempo ancora dovremo ciceronianamente vedere la nostra pazienza abusata?
Fonte: Consulta comunale degli invalidi ed handicappati


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