I ContenutiScritto e ambientato nella Parigi di fine Ottocento, "Il
tutù" racconta le avventure del giovane Mauri de Noirof, coinvolto in situazioni
"surreali" e parte di un mondo dove ben poche cose appaiono strane: innamorato
della madre, Mauri sposa suo malgrado una donna obesa e alcolizzata, diventa
l'amante di un essere con due teste che si esibisce in un circo, viene eletto
ministro, partecipa ad ambigui festini a casa di politici e vescovi, e
addirittura allatta il figlio. Lo sberleffo rivolto alla morale e alle
istituzioni correnti non superò il vaglio della censura, e il risultato fu la
completa scomparsa del libro dalla circolazione. Una copia del volume viene però
casualmente ritrovata a metà degli anni Sessanta in Francia, e il romanzo è di
nuovo pubblicato, più attuale che mai, ai tempi nostri, con i quali queste
"usanze di fine secolo" presentano sorprendenti analogie. Prodotto da
un'immaginazione modernissima, romanzo comico di mostri e meraviglie, "Il tutù"
anticipa Jarry, i surrealisti e le opere dissacratorie delle avanguardie.
La RecensioneIl tutù è un curioso romanzo del quale è difficile parlare senza tirare in ballo i propri gusti personali. Alcuni (pochi) sono in grado di apprezzarlo e tra questi saranno ancora meno quelli che forse avranno modo di leggerlo. La maggioranza dei lettori semplicementemente lo ignorerà, ma è probabile che un incontro casuale con questo libro da parte di un lettore che non fosse in grado di apprezzarlo provocherebbe in lui un certo disgusto. Ciò, a mio parere, rappresenta già una nota di merito per una nuova e coraggiosa casa editrice che ha esordito con questo singolare libro, pubblicato nel 1891 da Genonceaux (l'editore di Arthur Rimbaud e dei Canti di Maldoror, peraltro ampiamente citati nel Tutù) in una edizione tascabile che scomparve subito dalla circolazione e che sembra anticipare il gusto dadaista per lo sberleffo e la metodica dissacrazione dei surrealisti. L'autore, celato dietro lo pseudonimo Principessa Saffo, secondo Pascal Pia (il quale riscoprì il romanzo nel 1966, ristampato in Francia nel 1991), potrebbe essere lo stesso editore Genonceaux (all'epoca forse gli editori avevano qualche remora a pubblicare se stessi). L'anonimo autore, che sembra avere tratto ispirazione dalla turpe follia del pittore fiammingo Hieronymus Bosch (ma non dovette essergli estraneo un certo stile stravagante, satirico e stralunato di François Rabelais), prende di mira le convenzioni del romanzo borghese, capovolgendo le regole di quel mondo. Il risultato di questa operazione è una sorta di turpe caricatura (o se volete una versione dadaista) di Alice nel paese delle meraviglie. Ora, anche se il novecento è (s)finito, dal momento che la retorica sbeffeggiata dall'anonimo autore è ancora vigente (magari sotto mentite spoglie), questo libro risulta ancora attuale e, in ogni caso, ciò che conta più di ogni altra considerazione, è una lettura divertente. Giudizio: +4stelle+ Articolo di Lorenzo PompeoDettagli del libro
- Titolo: Il tutù
- Titolo originale: Le Tutu. Moeurs fin de siècle
- Autore: Principessa Saffo
- Traduttore: Francesco Bergamasco
- Editore: Lantana
- Data di Pubblicazione: 2011
- Collana: Le stelle
- ISBN-13: 9788897012030
- Pagine: 171
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 18