Montemitro, Molise. La sala del “Caffè Letterario” ha ospitato la presentazione del libro “Radici e Gemme”, di Alfonso Pascale. Il testo racconta, in una visione globale e sincera, lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia nel corso degli ultimi due secoli; in questo racconto, tuttavia, gli aspetti
sociali, economici, culturali e, soprattutto, politici si intrecciano e si rapportano, irrimediabilmente, alla “società contadina” del Sud dell’Italia. Tale società è vista dall’autore come un’importante eredità dell’intero genere umano, il quale deve impegnarsi a recuperare i suoi messaggi, i suoi
aspetti civili e, in particolare, i suoi valori.
Sono intervenuti, nel corso della presentazione, anche alcuni esponenti importanti dell’Università degli Studi del Molise, come Stefano Panunzi e Rossano Pazzagli, evidenziando, ciascuno a suo modo, l’importanza del recupero dei valori rurali e della vita contadina nel contesto sociale ed economico contemporaneo. Il messaggio dell’autore, dunque, è chiaro, forte, deciso:
Per veder germogliare sono necessarie delle salde radici.
Un messaggio che esalta e, nello stesso tempo, fa riflettere non solo la regione Molise, ma l’intero meridione, vero depositario, e reale custode, di questi importantissimi valori che, anche nel nostro tempo, trattengono, sempre vivo e attuale, il loro potere educativo, economico e sociale. L’idealizzazione della civiltà contadina meridionale, forse, non è mai stata così chiara e così ricca di significati edificanti. La vita rurale, spesso derisa e abbandonata, è un patrimonio che il meridione ha saputo conservare gelosamente, elevandolo, dove possibile, a strumento di crescita, sia morale che economica. Il testo di Alfonso Pascale, pertanto, è un monito imprescindibilmente acuto rivolto a tutti coloro che credono che la vita rurale abbia perso qualsiasi valore, qualsiasi significato etico, umano, civile; un monito per non dimenticare che la storia, ancora oggi, è magistra vitae, e bisogna necessariamente ammettere che non è un caso che un simile ammonimento arrivi dal meridione, da quelle terre che, anche in tempi moderni, non hanno perso l’amore verso antichi lavori, e che non hanno ancora dimenticato l’importanza di antichi valori.
Dopo la presentazione, come una testimonianza di quel passato contadino, è stata allestita una degustazione di prodotti tipici del territorio, mentre un gruppo musicale locale suonava ritmi del passato e antiche melodie, come una brezza di vento che, dal passato, riporta alla mente gli odori e i sapori di una volta.
A cura di Andrea Bagalini