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Il valore delle squadre spagnole supera i 7,4 miliardi di euro

Creato il 17 maggio 2015 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Si parla spesso dei modelli da seguire per il nostro calcio e spesso i riferimenti sono Premier League e Bundesliga. Tutto vero, per molti aspetti sono da imitare, la Premier League con il nuovo contratto dei diritti televisivi avrà un patrimonio economico straordinario e gli impianti sono già ottimi, la Bundesliga porta allo stadio oltre 43.000 spettatori in media a partita, circa il doppio della Serie A in questa stagione. Eppure tra iBig Five la Liga è il campionato che percentualmente è cresciuto di più in termini di ricavi negli ultimi 13 anni, +148% rispetto alla stagione 2001/02, trascinata dalla grande crescita di Barcellona e Real

Il valore delle squadre spagnole supera i 7,4 miliardi di euro[Elaborazione dai dati da fonte: Deloitte, Report Calcio FIGC, Report Bundesliga, La Liga informe economico]

Vediamo comunque che in questo lasso di tempo la crescita è stata di tutto il sistema, chi né ha tratto meno beneficio è stata la nostra Serie A (+69%), mentre Bundesliga e Premier hanno avuto una crescita paragonabile a quella della Liga (+118%) consideriamo che ci possono essere oscillazioni rilevanti tra una stagione e un'altra a causa ad esempio dell'entrata in vigore di un nuovo contratto TV, pensiamo alla Premier che la scorsa stagione ha superato i 3,7 Miliardi di € mentre se avessimo fatto il calcolo al 2012 (meno di 3 Miliardi) la crescita sarebbe apparsa relativamente lenta. La Ligue 1 tra il 2002 e il 2014 ha avuto un balzo del 133%, buona parte della crescita nelle ultime stagioni grazie al fatturato "monstre" del PSG che è passato da 100 a 475 milioni in 4 anni.

La crescita nel ranking UEFA

Vero è che se restringiamo l'analisi alle ultime 4-5 stagioni La Liga è cresciuta più lentamente rispetto ai suoi competitors, eccetto la Serie A, eppure i club spagnoli sono saldamente al comando nel ranking UEFA, segno che in questo stesso periodo di tempo hanno dominato in Europa, non solo con Barcellona e Real ma anche con gli ottimi risultati di Atletico, Valencia, Villareal, Siviglia e Athletic, per citare i migliori. Questo è stato sicuramente un punto di forza della Liga negli ultimi anni.

Il valore delle squadre spagnole supera i 7,4 miliardi di euro
[Fonte: UEFA]

E' un ranking parziale visto che ci sono ancora tre leghe con squadre in corsa, che dunque possono migliorare, seppure di poco, il loro ranking in virtù del meccanismo di calcolo che assegna un valore nazionale base per ogni stagione, che vale per tutti i club di quel campionato e che dipende dai risultati in Europa delle squadre di quel paese.

Il valore delle squadre spagnole supera i 7,4 miliardi di euro
[Fonte: UEFA]

Come vediamo ci sono ben 6 club Spagnoli nei primi 30, e l'Athletic Bilbao è subito dietro (32°). Inoltre ben 3 Spagnole nei primi 5 posti. Come sappiamo il ranking considera i risultati nelle ultime 5 stagioni in Champions ed Europa League, con gli stessi punteggi ma con bonus maggiori per la Champions (soprattutto per la qualificazione ai gironi e agli ottavi). Il meccanismo è discutibile, ma credo sia indubbio che negli ultimi anni le Spagnole hanno dominato in Europa, nelle ultime 5 stagioni solo nel 2012/13 non hanno vinto anche la classifica annuale (Liga seconda dietro alla Bundesliga in quella stagione).

La correlazione fra ricavi e risultati

Questo significa che c'è una scarsa correlazione tra ricavi e risultati?

Certamente non basta fatturare tanto per vincere, ma se consideriamo solo i primi 7 club per fatturato di ogni campionato, che indicativamente sono quelli che periodicamente partecipano alle competizioni europee, la Liga è nettamente al secondo posto avvicinando la Premier e staccando la Bundesliga, che sono campionati almeno "economicamente" più equilibrati. Inoltre tra i Big-5 la Liga è quella che ha avuto meno turnover nella partecipazione alle coppe, con soli 7 club che nelle ultime 5 stagioni hanno partecipato ben 29 volte (su 35 posti disponibili), e Barcellona e Real Madrid sempre qualificate direttamente ai gironi di Champions.

Questa scarsa rotazione favorisce il ranking UEFA e di conseguenza i risultati futuri, che come sappiamo dipendono anche dal calendario e dunque dalle "fasce" di appartenenza nei sorteggi, è un circolo virtuoso.

Certo il peso di Real Madrid e Barcellona è altissimo, insieme fatturano circa la metà (anche qualcosa in più) della Liga. Visto lo sbilanciamento della Liga la competizione con le 2 grandi appare difficilissima, ma allo stesso tempo vi è un rilevante divario tra i6-7 club di fascia medio-alta e gli altri, dunque per essi è più difficile sbagliare la stagione e rimanere fuori dall'Europa. Gli ottimi risultati dei club di fascia medio-alta hanno favorito investimenti stranieri su club come Valencia e Atletico Madrid, che, seppur nella normale altalena di risultati, appaiono in crescita. Il Siviglia continua a crescere anche economicamente trascinata dai risultati sportivi. Riguardo ai risultati sportivi è importante notare che in Spagna, così come in Portogallo, si è molto sviluppato il fenomeno TPO (Third Part Ownership), che ha favorito l'arrivo di giovani talenti a basso costo, con l'incasso di vendita futuro diviso tra club e questo fondo d'investimenti. Non è tema principale di questo articolo, ma il meccanismo TPO ha sicuramente favorito i successi dei club Iberici in Europa. Lo scorso Dicembre è stato messo in discussione e poi bandito dalla FIFA a partire da Maggio 2015 (le vecchie operazioni rimangono valide) anzitutto perchè crea uno squilibrio di mercato, infatti in molti paesi non è possibile utilizzarlo. Vedremo se la decisione verrà mantenuta nonostante i numerosi reclami.

Alle porte della Liga vi è però un altro importante cambiamento riguardante i diritti tv. Ecco la suddivisione degli introiti nella stagione 2013/14 in milioni di euro:

valore delle squadre spagnole supera miliardi euro

Il massimo campionato Spagnolo è infatti l'unico dei campionati più importanti a vendere individualmente i diritti audiovisivi, favorendo così lo sbilanciamento del campionato. Il governo si è già mostrato favorevole a un passaggio alla vendita collettiva a partire dalla stagione 2016/17, lavorando su una legge ad hoc che assomiglia a quella che fissa la redistribuzione in Italia con alcune importanti differenze, per esempio il 10% degli introiti sarà diviso tra iclub di Segunda Division che avranno così ottime potenzialità di sviluppo. Per la Liga si parla di 50% in parti uguali, 25% in base ai risultati sportivi e delle ultime stagioni e 25% in base al bacino d'utenza. Per un'analisi più dettagliata rimando a questo link.

In ogni caso, a beneficiarne, seppur in diversa misura, saranno tutti i club della Liga ad eccezione di Barcellona e Real Madrid. Probabile comunque che il contratto garantisca un aumento degli introiti dagli attuali 750 milioni di Euro (si parla di almeno un miliardo ma al momento sono solo voci, qualcuno si è spinto fino a 1,5 miliardi), dunque alla fine Barça e Real potrebbero mantenere circa costanti i loro introiti, mentre gli altri club Spagnoli beneficeranno di un cospicuo aumento, molti club potrebbero raddoppiare i propri introiti. Ma al momento è presto per trarre conclusioni più approfondite, quel che è certo è che la Liga si avvia a diventare un campionato più competitivo, favorendo la crescita del prodotto globale e, forse, ma solo a breve termine, penalizzando i risultati finora straordinari nelle competizioni Europee.

In questo scenario in continua evoluzione, non è facile stimare un valore in quanto la tendenza degli ultimi anni potrebbe a breve subire importanti cambiamenti. Ho comunque tentato di calcolare quanto vale la Liga Spagnola, utilizzando il metodo "Factorial Model" di cui ho descritto formule e variabili qui:

Ricordo solo che alla base utilizza variabili legate al bacino d'utenza e risultati sportivi, costruite a partire da valori come ad esempio quelli nella tabella sottostante:

Il valore delle squadre spagnole supera i 7,4 miliardi di euro

L'intento è di stimare un valore dei ricavi considerando i fan attuali e potenziali dei club ed un relativo moltiplicatore che consideri il più possibile tendenze e futuri introiti. E' chiaro che non parliamo di valori assoluti ma di stime.

Fatta questa premessa, e ricordando che il modello era settato per club medio-grandi dunque per club con fatturati inferiori a 50-60 milioni rischia di essere fuorviante nei valori ma l'intento è almeno di ordinarli, ho riportato i primi club Spagnoli per valore economico.

Ecco le stime dei fatturati ("ingresos") di questa stagione secondo Roberto Bayon:

Il valore delle squadre spagnole supera i 7,4 miliardi di euro

Dal quale abbiamo ricavato il valore economico dei principali club calcolato con il nostro modello:

Il valore delle squadre spagnole supera i 7,4 miliardi di euro

Notiamo che nei primi 13 posti compaiono ben 2 club di seconda divisione (Betis e Zaragoza) e che il valore complessivo della Liga è stimabile in quasi 7,5 Miliardi di euro, di cui oltre il 70% è prodotto da Barcellona e Real Madrid.

Nonostante l'economia spagnola non sia paragonabile a quella dei 3-4 principali paesi Europei (Germania, Gran Bretagna, Francia e davanti ci siamo anche noi), i suoi principali club calcistici, trascinati da Barça e Real, hanno un gran seguito all'estero facendo della Liga il secondo campionato più seguito al mondo e ciò sta garantendo un' importante crescita economica che ha permesso di iniziare a ridurre i tanti debiti accumulati negli anni precedenti creando un business sostenibile. Vedremo quale sarà l'impatto della nuova ripartizione dei diritti tv, una maggior competitività potrebbe favorire un aumento di interesse soprattutto nelle realtà medio-piccole, il sistema spagnolo con soci e polisportive potrebbe contribuire positivamente e favorire un aumento degli spettatori (allo stadio la media della Liga nelle ultime 2 stagioni è di 27.000 a partita, non male ma lontano dai 36.000 della Premier League e dai 43.000 della Bundesliga, con 18 club). Tuttavia, per il calcio spagnolo è fondamentale che le 2 grandi rimangano ad altissimi livelli, diciamo tra iprimi 5 club al mondo anche nei prossimi anni, per continuare a trascinare i ricavi dell'intero sistema.

Osservando i valori dei singoli club, seguendo questo modello il Real Madrid è al momento il club più importante non solo di Spagna ma del mondo. La vittoria della Champions nella scorsa stagione ha cementato la sua leadership e un campione come Cristiano Ronaldo, con tutta l'immagine che si porta dietro, oltre a tanti giocatori importanti tra icui spicca Gareth Bale, stanno contribuendo alla crescita delle Merengues che sono ormai una multinazionale che fattura tra i500 e i 600 milioni di euro annui.

Il Barcellona segue subito dietro, con un valore importantissimo. Il fatto di avere il giocatore considerato dai più il più forte del mondo (insieme a Ronaldo), e cioè Leo Messi, garantisce un seguito straordinario come detto per il Real. Una possibile minaccia a questo straordinario potere mondiale potrebbe arrivare nel momento in cui Messi e Ronaldo si ritireranno o se ne andranno, ma è una considerazione al momento remota e lontana nel tempo; Barça e Real hanno tutte le possibilità di rimanere ai vertici mondiali anche senza di loro. Le prospettive future sono rosee e la competizione con i rivali Madrileni continua a fare a incentivare la fidelizzazione di nuovi tifosi a entrambi i club. I 2 top team spagnoli hanno inoltre grandi potenziali di crescita, un esempio: lo sponsor tecnico garantisce a entrambi una cifra relativamente modesta in quanto il contratto è stato firmato nel 2008 (Barcellona, 33M€ annui) e nel 2012 (Real Madrid, 38M€ annui). Ma considerato l'andamento del mercato negli ultimi anni e i rinnovi di Manchester Utd e Bayern, è prevedibile che a scadenza (rispettivamente 2018 e 2020) questi introiti verranno almeno raddoppiati. Lo stesso discorso si potrebbe fare per il main sponsor di maglia. Dunque nonostante l'economia Spagnola non sia molto florida, la globalizzazione ha favorito e potrebbe continuare a favorire l'espansione di Barça e Real.

Dietro c'è un abisso, eppure qualcosa negli ultimi anni si è mosso.

Atletico e il Valencia stanno lavorando a nuovi impianti da circa 65.000 spettatori; I Colchoneros, trascinati dal carisma di Simeone, sono cresciuti sportivamente ed economicamente, tanto da attrarre importanti investitori cinesi (Wang ha acquisito il 20% del club), sono ormai una realtà a livello Europeo e il nuovo stadio potrebbe consolidarli ad ottimi livelli, stabilmente in zona Champions nel proprio campionato e con la possibilità di competere in Europa. Il Valencia del nuovo proprietario Lim insegue, negli ultimi anni non ha ottenuto risultati straordinari, è rimasto anche fuori dalle coppe in questa stagione, ma parliamo di un brand importante, un club con una media spettatori di 44.000 a partita in questa stagione, pronto a rilanciarsi e che rimane la quarta forza, almeno economicamente, della Liga.

Siviglia e Athletic sono le prime outsider, stabilmente in zona Europa League, per loro è ancora più vitale passare alla nuova ripartizione dei diritti televisivi se vogliono lottare ad armi pari, o quasi, per la Champions. I buoni risultati in campo Europeo (soprattutto del Siviglia) sono stati comunque un grande traino per stabilirsi a questo livello.

Dietro c'è un altro salto importante, prima di trovare nell'ordine Malaga, Villareal e Real Sociedad, società che negli ultimi anni hanno alternato stagioni ottime (addirittura zona Champions) con altre da metà classifica; il Villareal ha fatto anche una stagione in Liga Adelante non più tardi di 2 anni fa. Non hanno le risorse dei top team, ma parliamo comunque di 3 realtà importanti della Liga. A Malaga ci ha provato lo sceicco a fare il salto, con buoni risultati ma si è presto stancato. Il Villareal è la squadra di una cittadina di 50.000 abitanti, ma ormai ha assunto una dimensione ben più ampia grazie ai risultati sportivi, che rimangono comunque vitali per continuare a garantire al "Sottomarino giallo" le risorse per competere ad alti livelli. La Real Sociedad sta lavorando per rinnovare ed ampliare lo stadio, che già ospita 32000 spettatori.

Espanyol, Betis, Deportivo e Zaragoza inseguono. Due di queste società militano attualmente in seconda divisione, in particolare il Betis sta per festeggiare il ritorno nella Liga e parliamo di un club che può ambire almeno ad essere stabilmente nella parte sinistra della classifica, il Zaragoza invece difficilmente c'è la farà a essere promosso ma a lungo termine ha tutte le possibilità di stabilircisi, anche grazie ai nuovi introiti televisivi che premieranno anche il bacino d'utenza, penalizzando così alcune piccole realtà come Getafe o Eibar rispetto a piazze più importanti come ad esempio Maiorca o Valladolid qualora riuscissero a tornare nella serie maggiore.

L'equilibrio è la condizione migliore?

In conclusione mi chiedo: per la crescita del sistema è meglio un campionato più competitivo ed equilibrato, sul modello Inglese ma anche Tedesco, dove spesso le partite sono più interessanti ed equilibrate e le posizioni variano maggiormente da un anno all'altro (ad eccezione del Bayern), oppure il modello Spagnolo, che puntando su 6-7 club e 2 in particolare sta favorendo i risultati sportivi in campo Europeo provando poi a trascinare l'intero sistema?

Non ho una risposta, certo va detto che la Spagna, nonostante lo sbilanciamento dei ricavi, nonostante le squadre B che possono aiutare i grandi club, non si è del tutto dimenticata delle piccole realtà, abbiamo visto che alcune società medio-grandi della Liga stanno lavorando a nuovi impianti senza aspettare di organizzare un grande evento, ma anche una società piccola come il Barakaldo (100.000 abitanti) che milita stabilmente in terza divisione si è costruita il nuovo stadio da 8.000 posti nel 2003.

Rispetto all'Italia, la Coppa del Re garantisce poi più imprevedibilità e spazio alle piccole realtà; credo che il modello da seguire per noi si certamente puntare sui 7-8 grandi club che sono quelli che giocano in Europa e fanno vendere il prodotto, e mi sembra che questo si stia tentando di fare, senza di loro il sistema crolla. Ma preoccuparsi anche di riaccendere l'entusiasmo nelle piccole realtà di provincia delle serie minori, che hanno sempre garantito nuovi tifosi sia per i club locali che per i top team, credo infatti che le 2 cose siano ben correlate, i grandi club hanno bisogno dell'affezione al calcio delle piccole realtà Italiane che poi spesso si traduce in nuovi fans. Sommando tante cittadine, quelle con 50000-150000 abitanti, si ottengono comunque numeri rilevanti e forse così si potrebbe fermare quella disaffezione che negli ultimi anni, forse ormai decenni, è evidente in molte realtà Italiane, piccole e grandi.


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