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Il valore di un piccolo gesto. La storia di Francesca, vincitrice di #mirendefelice2015

Creato il 09 aprile 2015 da Assugoodnews @assunta73

Il valore di un piccolo gesto. La storia di Francesca, vincitrice di #mirendefelice2015
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Un piccolo gesto può fare la differenza. Questa frase me la ripeto ogni giorno. E’ dentro di me come il battito del mio cuore. Nonostante questo, ogni volta che mi rendo conto del potere di un piccolo gesto riesco ancora a stupirmi. A volte arrivo anche alla commozione. Ed è successo ancora. Il piccolo gesto è stato il contest #mirendefelice2015 e lo stupore è arrivato leggendo le parole di gratitudine e la storia di Francesca Colli, la vincitrice.

Stavo passeggiando nel verde intorno a casa mia quando mi sono mi chiesta “cosa posso fare per celebrare la Giornata Mondiale della Felicità?”. Come ho imparato a fare da un po’ di tempo, in questi casi lascio depositare la domande e poco dopo – a volte minuti, altre volte ore – ricevo una risposta.

“Un contest”.

L’illuminazione. L’intuizione. La lampadina.

E poi tutto ha preso vita. Ho scelto l’hashtag #mirendefelice2015 perché volevo che fosse l’occasione giusta per diffondere sui social media un po’ di positività. Quando la cronaca ci restituisce le brutte notizie anche i social network si riempiono di quella energia. E di conseguenza le nostre vite.

Il mio è stato un piccolo gesto. Poi tutto è diventato magico. Le persone che ho scelto per la giuria mi hanno detto subito si e hanno deciso di mettere in palio un premio a testa per il vincitore. Il contest ha preso vita e per 15 giorni abbiamo contribuito tutti a diffondere energia positiva su Facebook, Twitter, Instagram e Google +.


Un tuo piccolo gesto può essere un dono prezioso per qualcun altro.
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Lo stupore ogni mattina è stata la magia più grande. E io l’ho provata ogni singolo giorno del contest quando leggevo i pensieri postati la sera tardi o all’alba.

Poi sono arrivati i 50 finalisti. Subito dopo i 10 finalisti. E poi lei, la vincitrice, Francesca Colli. I giudici Richard Romagnoli, Roberta Liguori e Valentina Ciannamea non hanno avuto esitazioni. Hanno votato senza consultarsi ma l’esito è stato unanime. E io li ringrazio doppiamente perchè hanno accettato di contribuire al contest ma, soprattutto, hanno fatto in modo che la magia avvenisse.

#mirendefelice2015-TweetFrancescaColli

Il messaggio di Francesca ha colpito tutti noi per la straordinaria umanità che vi è al suo interno. Ma la magia vera, personalmente, l’ho provata quando Francesca ha deciso di raccontarmi la sua storia.

Sono immensamente grata a Francesca per aver partecipato, per essersi raccontata con questa chiarezza e per aver dato a tutti noi una lezione di vita delle più incredibili.

Voglio donarvi la sua storia così come me l’ha donata lei.

“Ciao Assunta
ti ringrazio ancora tanto e ringrazio tutti quelli che hanno apprezzato il mio messaggio. Il gioco di chiedermi ogni mattina cosa mi rendesse felice è stato un strumento che ho utilizzato per tanto tempo, ma solo questa volta la mia mente mi ha dato questa risposta.
Come ti ho detto non è stato semplice dirlo sapendo che lo avrebbero letto in tanti, ma è la cosa che mi rende davvero più’ felice al mondo perché liberarsi da un peso “mentale” così’ non è facile.
A 8 anni per un incidente tra bambini ho perso un occhio, dopo vari interventi per salvare la vista ho dovuto togliere tutto, il dolore fisico era troppo. Ma ciò’ che mi ha creato problemi non sono mai stati gli interventi o il male, è stato il fatto che questo evento mi ha portata a eliminare dalla vita tutte le mie emozioni, per non stare male ho eliminato anche il bene.
Ho sviluppato una capacità di distaccarmi dalle situazioni in modo perfetto, anche perché le persone non sempre sono buone, e il fatto di fare pena agli altri mi infastidiva, la protesi mi creava problemi, non potevo stare alzata fino a tardi con i miei amici perché mi si irritava tutto, e anche qui ho scelto la solitudine, cosa che odio profondamente. Mi sono creata un mondo mio in cui provavo le emozioni che volevo e dove tutto andava come volevo io, ma non era reale.
Gli aspetti psicologici di questi eventi sono devastanti se non li si affronta, ma la paura ti blocca.
La mia salvezza è stata iniziare a giocare a golf, per la prima volta riuscivo in qualcosa fuori dal mio mondo e da li è iniziato il mio lavoro su me stessa. Fino ad arrivare a 2 anni fa quando ho iniziato davvero a crescere mentalmente.
Ho capito che una vita senza emozioni sia belle che brutte non ha senso, che una vita senza relazioni non ha senso, che una vita senza passioni non ha senso.


Una vita senza emozioni sia belle che brutte non ha senso. Francesca Colli
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Solo che anche qui la paura degli altri è stata tanta e mi ha limitata. Avevo paura di essere rifiutata e davo la colpa al mio occhio. Il mio occhio era la scusa perfetta per nascondere la mia incapacità a fare le cose, a stringere relazioni, a non trovare un lavoro che mi piacesse e realizzare i miei sogni. Così’ quando mi sono resa conto di questa cosa, mi sono messa a studiare nuovi modi per lavorare su me stessa e superare i miei problemi di accettazione dell’incidente e della protesi. Sai dire “ho accettato” è una cosa farlo davvero è un’altra, e mi sono davvero resa conto di averlo accettato quando l’altra mattina mi sono guardata allo specchio e per la prima volta mi sono resa conto che l’occhio non lo vedevo più’, ho finalmente guardato il mio viso, probabilmente lo faccio da molto ma me ne sono resa conto solo ora.

E mi sono commossa, è stato come se il peso che sentivo fosse scomparso. Il lavoro è stato lungo e continua ancora perché ho tante cose da migliorare ancora, ma come hai detto tu è successa la magia.
E da quando ho deciso di riaprire le porte alle emozioni è davvero successa la magia.


Quando decidi di riaprire le porte alle emozioni accade la magia. Francesca Colli
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I rapporti con la mia famiglia sono migliorati, ho trovato l’amore della mia vita e sto lavorando per rendere la mia passione un lavoro.
Non è facile cambiare ma quando ti rendi conto che ci sei riuscita, è la soddisfazione più’ bella che ci possa essere.
Quindi ti ringrazio ancora per aver fatto questo gioco perché è stato un altro modo che mi ha permesso di fare ancora un passo in avanti nel mio cammino.
Ora so perché l’universo mi ha fatto apparire il tuo post su Facebook!
Un abbraccio
Francesca”

Ecco… il valore di un piccolo gesto.

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