chi non se l’aspettava? chi non sospira? come ha potuto la più nobile e fiera penna cremonese abbandonare i suoi veri lettori, di libera schiatta come lui, il leone Leoni, il cronista felino che ogni potere contrastava?
Semplice. Il Vascello non naviga più, attracca nel “riposato porto” (gentilezza petrarchesca), anzi nel “nubiloso porto” (un carducci noir), di mondopadano.it under construction, nubiloso perché che fine faccia il Leone in gabbia è quesito che tortura le malnate menti di chi le ginocchia non piega. E’ una tortura vedere l’orgoglio del Leone intrappolato da re Mida. Pazienza. Omnia tempus habet.