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Il Vaticano annuncia querela contro La7

Creato il 28 gennaio 2012 da Nicola Nicodemo
Il Vaticano annuncia querela contro La7 L'inchiesta mandata in onda da "Gli intoccabili" sui malaffari nella gestione degli appalti non è piaciuta alla Santa Sede, che annuncia querele contro la trasmissione di La7.
Dura la reazione della Santa Sede all'inchiesta trasmessa mercoledì scorso da "Gli intoccabili", condotto da Gianluigi Nuzzi. Argomento della puntata era la cattiva gestione, la corruzione e i "costi gonfiati" degli appalti di Santa Sede, citata in una lettera attribuita a monsignor Carlo Maria Viganò, il quale denunciava direttamente al Papa la necessità di trasparenza nelle operazioni.
Nella lettera, monsignor Viganò - che intanto è stato trasferito a Washington - citava il "comitato di finanza e gestione", incaricato di risolvere i problemi economici del Governatorato Vaticano, ma "composto da alcuni grandi banchieri, i quali sono risultati fare più il loro interesse che il nostro". Si parla infatti di 2 milioni e mezzo di dollari, bruciati in una sola operazione finanziaria nel dicembre del 2009.

Padre Lombardi, portavoce vaticano, sorvola sull'autenticità dei documenti presentati nella trasmissione, definendo le citazioni "accuse molto gravi". Annuncia in sala stampa che la Segreteria di Stato procederà "a perseguire tutte le vie opportune, se necessario legali, per garantire l’onorabilità di persone moralmente integre e di riconosciuta professionalità". Già, perché a suo parere, non solo la trasmissione è stata realizzata con metodi e espedienti giornalistici "discutibili", ma anche con "stile di informazione faziosa nei confronti del Vaticano e della Chiesa cattolica".
Giustifica il trasferimento di mons. Viganò come riconoscimento di merito da parte del Santo Padre. E poi spiega: "ha certamente avuto aspetti molto positivi, contribuendo a una gestione caratterizzata dalla ricerca del rigore amministrativo, del risparmio e del raddrizzamento di una situazione economica complessiva difficile", ma: "non è così negativa come si è voluto far credere". Accusa poi tanta disinformazione di "occultare" il lavoro per una sempre maggiore visibilità nelle istituzioni vaticane.
Nuzzi ha però giustificato i contenuti della trasmissione: "Abbiamo fatto il nostro dovere di cronisti, di individuare dei documenti, verificarne l’autenticità e renderli pubblici". Nella prossima puntata sarà comunque data alla Santa Sede di chiarire le proprie posizioni.
Qui per la puntata integrale del 25 gennaio 2012.
Fonti: Il Fatto Quotidiano

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