E’ notizia di oggi che il Vaticano abbia deciso di intraprendere, in via sperimentale, un nuovo progetto: prestare un iPod Touch ai visitatori con precaricata un’applicazione speciale e dedicata. La sperimentazione dovrebbe concludersi a dicembre.
I motivi che hanno indotto a questo tipo di scelta sono sostanzialmente due: raggiungere un pubblico più ampio introducendo l’innovazione tecnologica, estendendo quindi le possibilità di visita non solo ai fedeli e… ridurre il rumore procurato dalle guide e dai gruppi che visitano i monumenti.
Grazie all’applicazione dedicata infatti i turisti potranno effettuare zoom delle immagini in alta definizione e l’utente potrà accedere ad una serie di immagini a cui altrimenti non avrebbe mai accesso, dal momento che sono custodite nella biblioteca vaticana. Mille dispositivi verranno resi disponibili all’ingresso delle zone interessanti e dovranno essere riconsegnati all’uscita.
Fino a qui, la notizia.
Ora la mia solita vena polemica.
Dal sito Apple inizio a leggere quanto segue: iPod Touch 8 Gb – € 239,00
Diciamo che il Vaticano, viste le conoscenze altolocate e vista la quantità di dispositivi acquistati, possa averlo ad un prezzo scontato. Ipotizziamo la metà? Ipotizziamo: 120,00 x 1000 = 120.000 euro.
Ben 120.000 euro spesi per un progetto sperimentale che, secondo i calcoli, dovrebbe fermarsi a dicembre, quindi della durata di 6 mesi. Il tutto per ridurre i rumori dei turisti e delle guide!
Ma non è vero che pagando 1000 euro per 6 mesi avrebbero permesso a 20 guide di lavorare e portare a casa uno stipendio? O forse che 120mila euro sarebbe stato meglio devolverli a qualcuno che ne ha davvero bisogno invece di acquistare iPod da prestare ai turisti?
Sono sempre, sempre più perplesso e anche disgustato, sì. Non è così che dovrebbe andare.