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Il vecchio Pdl di Dell’Utri non ha ancora capito perché ha perso a Crema e Stefania Bonaldi glielo rispiega

Creato il 22 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Non dev’essere facile per il gruppo consiliare del Pdl darsi conto della pesante sconfitta elettorale, così come non lo è per i due ex assessori Simone Beretta e Laura Zanibelli, vestire i panni stretti del consigliere di minoranza. Ancora più impegnativo è prendere atto che a Crema si è voltato pagina investendo su giovani preparati ed entusiasti. Inesperti, certo, nessuno di noi vanta carrieroni politici e stucchevoli nelle stanze dei bottoni, ma questo si chiama rinnovamento, parola sconosciuta alla nomenclatura. Siamo nuovi, giovani e abbiamo idee diverse sul modo di servire la collettività. Ad esempio mettiamo le tende in comune, non ci veniamo solo a fare rappresentanza, in una parola, governiamo.

Vaniamo ai fatti, perché di questi viviamo, non di comunicati stampa.

Lo stop alla Cittadella dell’Anziano e l’avvio del tavolo che abbiamo denominato Azione Anziani. Il programma elettorale era chiarissimo in questo senso, un impegno preso con gli elettori e non suscettibile di rinegoziazioni. Peraltro, in consiglio comunale la revoca dell’indirizzo all’accordo di programma è passata con soli due voti contrari appunto degli esponenti Pdl.

La giunta si è mossa attivando il tavolo di confronto con gli interlocutori ed i portatori di interesse del territorio, tavolo cui potranno essere invitati i membri della commissione Politiche sociali neo istituita, non ho ritenuto di farlo nella seduta del 18 u.s. in quanto in tale occasione abbiamo semplicemente rappresentato agli invitati le scelte contenute nel programma elettorale (già discusse ampiamente in consiglio). I membri della commissione saranno invitati ai prossimi incontri, da settembre in poi, ma la partecipazione ed il confronto non sono interni alle dinamiche del consiglio comunale, bensì rivolte alla città e agli attori nel complesso mondo della terza età.

Sul Tribunale, in questi 60 giorni la mia amministrazione si è mossa più che la precedente in 5 anni, con incontri e ripetuti contatti con il Sindaco di Treviglio e gli avvocati trevigliesi, con diversi parlamentari e in costante coordinamento con l’Ordine degli Avvocati di Crema e il suo presidente Avv. Aiello. Ho portato le ragioni del territorio in due assemblee organizzate sul tema, ed abbiamo convocato un consiglio comunale ad hoc, scelta mai compiuta dalla precedente amministrazione. Ci siamo attivati velocemente e in modo efficace, ma la decisione non compete, purtroppo a noi, visto che si tratta di un provvedimento radicale che tocca gli interessi di tutta l’Italia.

Lo stesso vale per la ristrutturazione delle province. La relativa norma del Consiglio dei Ministri è stata emanata venerdì, e la sottoscritta, il lunedì prima, si è incontrata col sindaco di Lodi avviando un confronto approfondito. Se questo non è tempismo! L’incontro, tra l’altro, è avvenuto alla presenza dei due consiglieri regionali dei rispettivi territori, considerato che le proposte di accorpamento, forse i consiglieri del pdl non lo sanno, non saranno votate dai comuni o dalle province, ma esclusivamente dai consigli regionali. Visto che gli accorpamenti rischiano di passare sopra le teste dei nostri comuni, è importante da subito riuscire a mettere in atto strategie che incrementino il protagonismo del nostro territorio. Come Sindaco, devo esercitare una forte funzione di stimolo, ma tocca al territorio muoversi in modo solidale, e a tale scopo proprio ieri ho protocollato una lettera a tutti i sindaci dei 48 comuni dell’area cremasca, che sarà loro inoltrata lunedì, con la quale li invito ad un primo momento di confronto e di scambio il prossimo 31 Luglio. Comprendo che questo “protagonismo” cremasco, una novità assoluta, possa cogliere impreparati alcuni consiglieri abituati diversamente, ma prendersela con chi lo favorisce non mi pare costituisca una posizione politica illuminata.

Sul Bilancio Sindaco e Giunta sono stati fin troppo signori, evitando piagnistei e rimboccandosi le maniche per trovare soluzioni e risposte. In settimana, ad esempio, abbiamo riunito i dirigenti e le posizioni organizzative del Comune, una ventina di funzionari, per illustrare loro il nostro programma, gli obiettivi in esso contenuti e assegnare formalmente gli stessi alle aree dirigenziali comunali, impegnandoli entro settembre alla compilazione di una serie di schede per programmare e inserire in una cronologia la realizzazione degli obiettivi. Certo, un modo nuovo, più strutturato e più aziendale, rispetto alla politica estemporanea degli annunci e dell’improvvisazione. Noi preferiamo un comunicato in meno ma un’azione più sobria che parte dello studiare, dell’approfondire, dall’organizzare, per poi dare risposte.

A proposito poi della destinazione dei 40mila euro alla Pergolettese per sistemare i campi del Bertolotti, mi permetto di invocare una minima dose di pudore. Si tratta di soldi che non si sarebbero spesi se la precedente amministrazione avesse vigilato sulle reali condizioni dei campi, invece di consegnarsi mani e piedi ad avventurieri del mondo del calcio, responsabili della scomparsa del calcio cremasco dai campionati professionisti.

Sulla mancanza di fondi per il verde, così come sugli stanziamenti semestrali per il rifornimento del carburante o le manutenzioni stradali o la cultura, stendiamo un velo pietoso, in quanto chi ci ha eletto, lo ha fatto perché noi impariamo a risolvere i problemi e non solo ad evidenziarli.

Qualche parola sulla giunta comunale, che comprendo bene di avere composto con scelte distanti anni luce dalle logiche dei consiglieri Beretta e Zanibelli, questo dev’essere lo smacco principale. Le mie scelte sono state annunciate a bocce ferme, prima che il treno partisse. Tutti sapevano a memoria che avrei scelto in autonomia, sul merito e fidando anche su un cambiamento di personale politico. Potevamo spartirci la torta serenamente sulla pelle dei cittadini, non lo abbiamo fatto. All’inesperienza si risponde con l’umiltà, lo studio dei problemi, l’ascolto, la passione civile. Tutti ingredienti che nella giunta non mancano e stanno dando frutto. Ogni assessore sta prendendo molto sul serio il suo incarico, oltre alla sottoscritta, che ha fatto del comune la sua seconda casa, anche gli assessori sono sul pezzo e si districano fra incontri, riunioni, appuntamenti e momenti di approfondimento. In un clima sereno e produttivo, forse questo è ciò che risulta più fastidioso a due ex assessori abituati invece a lavorare in un campo di battaglia.

Infine la commemorazione di Paolo Borsellino. Che osservazioni così calde e appassionate vengano dal centrodestra rappresenta una bella notizia. Ne prendiamo atto con immenso piacere, la bandiera della legalità appartiene a tutti e la lotta contro la criminalità organizzata diventa più efficace se la sensibilità diventa generale. Il centrosinistra è sempre stato in prima fila in questo dominio. Ora la sensibilità si allarga. Se essere stati meno attenti del solito è servito a indignare altri cittadini, ci consente di essere meno tristi.

Stefania Bonaldi Sindaco di Crema

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