Magazine Diario personale

Il venerdì del libro (67° ex 13°): IL NATALE DI POIROT

Creato il 23 dicembre 2011 da Maris

ammetto di andare un tantino di fretta questo venerdì, con l'approssimarsi dei giorni di Festa e con cento e più cosette da fare ancora, perciò mi è venuta l'idea, per non saltare l'niziativa di HomeMadeMamma, di rispolverare un mio vecchio venerdì del libro, il 13° per la precisione, datato 30 luglio 2010. Perchè proprio quello? Semplice: in quell'occasione ho parlato di uno dei gialli che amo di più di Agatha Christie e cioè IL NATALE DI POIROT...azzeccatissimo per questo periodo dell'anno Il venerdì del libro (67° ex 13°): IL NATALE DI POIROT

Se qualcuno non frequentava ancora il mio blog a quell'epoca o se per caso gli è sfuggito quel post o ancora se vuole semplicemente rileggere quella breve recensione...beh, ecco qui che io te la ripropongo oggi, proprio parola per parola come allora:

Cara Lilli,

per questo venerdì, seguendo come sempre l'iniziativa di Paola di HomeMadeMamma , torno a proporti un romanzo della regina del giallo Agatha Christie che mi ha tenuta incollata alle sue pagine fino all'ultimo: "IL NATALE DI POIROT".

Una famiglia riunita in occasione del Natale, pur non avendone nessuna voglia, vecchi e nuovi rancori che serpeggiano....tutti elementi che rendono appassionante la lettura.

La straordinarietà di questo libro è che il cadavere di turno (in questo caso si tratta del vecchio capo famiglia riccone dal carattere spietato ed egoista) viene rinvenuto in una stanza chiusa a chiave e per tutta una serie di coincidenze e particolari inquietanti non si capisce come sia potuto avvenire il delitto.

Il venerdì del libro (67° ex 13°): IL NATALE DI POIROT

<< Dopo aver tentato e ritentato, andarono a prendere una panca di quercia e se ne servirono come di un ariete. Finalmente ci riuscirono: i cardini cedettero e la porta, con un gran fracasso, finì a terra. [...] Si sentì un sospiro di orrore, poi due voci che parlarono una dopo l'altra. E, cosa strana,le frasi pronunciate erano tutte e due delle citazioni. Fu David a dire: "I mulini di Dio macinano molto lentamente..." E fu Lidya a momorare: "Chi lo avrebbe mai detto che il vecchio avesse tanto sangue?" >> - o - o - o - o - o - o - o - o - o - o -

Bene, Lilli, finita questa autocitazione io scappooooooooo....se ho tempo torno più tardi per scrivere il consueto elenco di link degli altri blog partecipanti al venerdì del libro quest'oggi!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine