appuntamento con il venerdì del libro di homemademamma.
vedete, devo fare una confessione su Dino Buzzati. l’ho scoperto molto recentemente. diciamo all’inizio di questo mese. nel senso che l’ho letto. ed è stata una vera scoperta. dell’esistenza dei suoi libri ero vagamente a conoscenza, ma proprio vagamente. cpii che dovevo colmare questa mia enorme lacuna quando durante le lezioni di lingua croata, ere geologiche fa, la prof mi disse allibita ma come non conosci la boutique del mistero di Buzzati?!? e sicocme io le risposi candida candida che di Buzzati non avevo mai letto niente…lessi nei suoi occhi un tale sconcerto che mi ripromisi di comprare un titolo a caso, uno qualsiasi, e di leggerlo tutto da cima a fondo.
poi come si suol dire, il nome di Buzzati appuntato sull’agenda scivolò nel dimenticatoio insieme agli appunti dei verbi croati. recentemente però ho letto una recensione -che merita parecchio quindi dateci un’occhiata! – di un blog di un’autrice partenopea, sul corriere del Mezzogiorno online. la rubrica si intitola “esser blogger a napoli” il blog invece drink.pop. in ogni caso, la blogger citò un racconto di Buzzati, “inviti superflui” e mi ricordai della mia promessa fatta alla prof di croato. e siccome la citazione del racconto di Buzzati -inviti superflui- mi colpì in modo lampante, andai a comprare i Sessanta racconti di Buzzati.
che presi così, tutti insieme, sono qualcosa di straordinario. per l’accuratezza, la genialità, il senso di straniamento e la profondità, il magico e il surreale, la fantasia e la crudezza, la mitologia e la religione.
storie sospese, da leggere e rileggere. per affrontare poi la vita con uno sguardo nuovo.