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IL VENTO DEL TEXAS di James Reasoner

Creato il 21 ottobre 2010 da Paolo Franchini

 

IL VENTO DEL TEXAS di James Reasoner
La forza di questo romanzo, pubblicato da una piccola casa editrice newyorkese nel 1980 e subito esaurito, a lungo introvabile oggetto di discussione tra fan e infine ripubblicato vent’anni dopo, risiede nel descrivere un mondo credibile – un mondo reale – al di là dei cliché del noir.

Il Texas di Reasoner, freddo e battuto dal vento, dove niente riesce a restare fermo e a crescere solido, emerge dalle sue pagine con forza e precisione, grazie a una moltitudine di minimi tocchi capaci di creare una struttura perfetta nella sua essenzialità e nella sua classicità.

Ma il Texas non si limita a essere mera scenografia: è l’orizzonte irrinunciabile in cui si specchiano  in ogni momento i protagonisti del romanzo, impregnati della poesia e della tragedia del mondo che li circonda. Tragedia amplificata dalla verità dei personaggi che lo abitano, dal loro essere assolutamente umani, autentici nella loro disperazione, incomprensibili nella loro follia, modesti nella loro normalità.
Questo romanzo, come fa notare lo scrittore Ed Gorman, riesce a raccontare “quello di cui la gente normale si occupa, senza cercare la tragedia a ogni costo”, e nel farlo si allontana da quella tendenza, sempre più diffusa nella narrativa contemporanea, che cerca di portare nella letteratura i caratteri e le strutture narrative proprie della fiction televisiva. Di fronte a tanta stereotipata finzione contemporanea, questo libro è una piccola gemma proprio perché si sviluppa all’interno della concreta realtà del delitto. Una realtà abitata da personaggi che non si propongono come calchi dal piccolo e grande schermo, ma che possono essere stupidi o acuti, poveri o ricchi, colmi di risentimento o paura, e che proprio nella loro esistenza quotidiana trovano la strada per scivolare nel delitto.

Il protagonista non è solo un investigatore alle prese con un caso da risolvere, ma un uomo che cerca di capire com’è possibile che nell’universo ordinato delle vite comuni faccia irruzione l’orrore, che cerca di aggrapparsi alla propria umanità, alla giovinezza, all’amore, per non sprofondare in un vortice di caos.

Se, come sosteneva Raymond Chandler, il vero noir dev’essere in grado di soddisfare le aspettative del lettore anche in assenza dell’ultimo capitolo, questo è senz’altro il caso di Reasoner, che conquista per la sua capacità di scavare in una storia e di raccontare l’odio, l’amore, la paura, la follia e il rimorso, mettendo il lettore di fronte alla parte più intensa della sua umanità.

Nelle parole di Ed Gorman: “Questo è un libro significativo perché è capace di creare un mondo alla perfezione – quello del Texas – attraverso i suoi personaggi, la sua sociologia, e soprattutto la semplicità del suo protagonista, esponente della classe media lavoratrice. Nel “Vento del Texas”, Reasoner costruisce un mondo reale. La gente parla di soldi, di figli, di lavoro, legge certi libri, ascolta certa musica, guarda certi film. I riferimenti alla cultura popolare fanno parte dello svolgimento della storia, sono le cose di cui parla la gente comune, senza scivolare in emozioni di portata wagneriana.”

James Reasoner è nato e vive in Texas. È uno dei più prolifici e richiesti autori americani – con oltre 200 romanzi pubblicati a proprio nome o sotto pseudonimo. Reasoner è altresì celebre come autore di mistery grazie al romanzo “Texas Wind” (“Il vento del Texas”), che con il tempo si è guadagnato lo status di romanzo di culto, vero e proprio must per collezionisti.


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