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Il campo magnetico planetario è generato da flussi incandescenti legati alla rotazione e ai nuclei di metallo liquido dei pianeti.
Le misurazioni effettuate dal Mariner 10 nel 1974/75 ha mostrato che Mercurio ha un campo magnetico.
Secondo i modelli standard, l'effetto dinamo nella sua anima in metallo dovrebbe generare l'intensità di campo simile a quello sulla Terra.
Il campo magnetico di Mercurio però è 150 volte più debole di quella del nostro pianeta,questo è stato recentemente confermato dalla sonda spaziale della Nasa Messenger.
Come si spiega la discrepanza sull'intensità del campo magnetico?
Questa domanda è stata risposta da un gruppo guidato da Karl-Heinz Glassmeier presso la Technische Universität di Braunschweig.
Gli scienziati hanno ora presentato una nuova spiegazione: il vento solare si contrappone nella dinamo interna di Mercurio e indebolisce così il suo campo magnetico.
Il vento solare - un flusso costante di particelle cariche - gioca un ruolo significativo.
Ad una distanza media dal Sole di soli 58 milioni km - circa un terzo della distanza della Terra - Mercurio è molto più esposto a queste particelle.
"Dobbiamo tenere presente che Mercurio interagisce fortemente con il vento solare che lo circonda", dice Daniel Heyner, principale autore di questo articolo pubblicato su Science e studente di dottorato presso il Max Planck Internazionale di Ricerca Scuola (IMPRS) a Katlenburg-Lindau.
Questa forte interazione è unità dalle correnti elettriche nella magnetosfera del pianeta,i cui campi magnetici contrastano l'effetto della dinamo interna del pianeta.
Nuovi modelli di computer del team mostrano che una dinamo con questo tipo di feedback è effettivamente possibile.
"Questi tipi di simulazione del processo di dinamo sono l'unica possibilità di ordine di esaminare il nucleo di metallo fuso e di prevedere la forza e la struttura del campo magnetico", dice Johannes Wicht dal Max Planck per la ricerca sul sistema solare, il cui modello ha reso un contributo significativo allo studio.
I risultati mostrano in modo inequivocabile che il feedback provoca in ultima analisi, il debole campo magnetico. "Il processo dinamo interno di Mercurio è praticamente stroncato sul nascere dalla interazione" spiega Glassmeie.
Secondo me questo spiega anche il perchè le tempeste solari generino attività vulcanica e sismica in diverse aree del pianeta.
Questo studio conferma in buona parte un mio articolo che feci qualche mese fa.
Su scala millenaria potrebbe spiegare anche le cicliche inversioni magnetiche o escursioni che periodicamente colpiscono il nostro pianeta.
Fonte:http://m.sciencemag.org/content/334/6063/1690
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