Arrivavo con un voto decoroso degli scritti, forte di 5 anni fondamentalmente "andati" con la mia media del 7 risicato ed un debito o due disseminati nel percorso, la SuperMamma ricoverata a lottare, ed io, in tailleur gonna longuette, dolcevita smanicato bianco e giacca nera appesa alla sedia, ho fatto il mio ingresso nella sala d'esame con un cartello femminista in mano "uomini tremate, le streghe son tornate", ed una tesina sulle donne che si erano affermate in epoche che non concedevano loro alcuna affermazione: Marie Curie, le sorelle Bronte, Artemisia Gentileschi, una poetessa latina della quale non ricordo più il nome e Sibilla Aleramo. Data la proverbiale timidezza (?!?!!?) ho iniziato a parlare a macchinetta, recitando spudoratamente a memoria la parte in inglese, che se mi avessero fermata si sarebbe dipanato il dramma della scena muta, ho sciorinato in scioltezza Artemisia e la latina, e mi accingevo a rifilare un tris perfetto anche sulla Aleramo quando, quella zozzona della profe di lettere, mi interrompe per chiedermi delle figure femminili del Manzoni. Ma brutta vacca, ma lasciami dire no?Cacchio c'entra Alessandro che le ha solo descritte ed inventate le vagine, ma mica ne aveva una!Niente parto da Lucia e la Monaca di Monza, dalle differenze e dai tratti delle loro caratteristiche, ma no, lei non vuole le "donne famose" del Manzoni, ma le figure remote... Nell'Adelchi ad esempio, ricordavo chi ci fosse a portar le gonne? Brutta vipera maledetta!Mi vuoi fottere eh?Si da il caso che lo so!Ermengarda, cacchio!Mi invento un super racconto sulla poverina, e faccio tacere quella bocca a culo di gallina!Ma i supplizi non sono finiti...Il professore di scienze della terra [ma porca di quella trota, si può studiare quelle materie lì al liceo classico?! Dai caspiterina!] mi chiede dei monsoni.Panico."Buono professore, i monsoni sono venti caldi.""...e...?""...ed io passerei ad un'altra domanda..."Cade un silenzio insostenibile per una frazione di secondi, poi il pover'uomo e le sue colleghe mi esplodono a ridere in faccia, ed il mal capitato mi dice: "Tu Patalice avevi già fatto il conto delle teste, e con quel cartello mi avevi già fatto capire, eh?!" Fine del mio esame di maturità.Strette di mano e gente che ridacchia."Cosa vuoi fare Patalice ora?""Forse fisioterapia, ma ancora non ho deciso..."Note post esame della nostra eroina:
Essa sceglierà giurisprudenza, abbandonerà dopo aver passato l'esame di diritto privato, e si iscriverà a lettere moderne.
Inizierà a lavorare il mattino dopo il suo esame, presso l'azienda di famiglia e, ad oggi, ancora non ha smesso. La SuperMamma, ripresasi, spera ancora che finisca e si metta in tasca una benedetta laurea.
Non ci è dato di sapere se resterà un sogno, o diverrà realtà.
Se, oggi, le domandano cosa vuol fare ora, ella risponde che vuole essere schifosamente felice.
[...anche ricca, ma per pudore tace su quest'ultima volontà...]