Magazine Cultura
Anch’io come tanti, credo i più, quando penso al verbo inquadrare riferito agli alunni e alla scuola in genere provo una sorta di sottile disagio.
Mentre mi mordevo la bocca perplessa, e già ci disponevamo a iniziare l’attività, ho pensato ai genitori e alla loro reazione se avessero sentito questo scampolo di banale conversazione: cosa penserebbero del verbo inquadrare rispetto ai loro figli?
In quella conversazione fugace, prima che cominciasse l'attività didattica, c'era la constatazione mica tanto banale, che i bambini della classe quarta sono rispettosi, conoscono le regole del vivere civile, non entrano mai in aula prima che il docente che li accompagna li autorizzi, in caso contrario aspettano davanti alla porta, dicono buongiorno ogni volta che qualcuno entra, usano per favore, ringraziano sempre per ogni cosa, se si accorgono di aver interrotto o fatto qualcosa di sbagliato si fermano e prima di tutto si scusano. In poche parole sono degli alunni molto educati.
Non è un caso, certo, erano già dei bambini in gamba quando sono arrivati, ma ci sono voluti tre anni per arrivare a questo: comprendere che per stare bene in una classe con dentro venti persone ci vuole prima di tutto rispetto e educazione.
La parola inquadrato, di quel brandello di conversazione, dettata da molto fretta e ascoltata da chi non conosce la situazione reale, avrebbe dato adito a fraintendimenti, ne sono certa.
Così mi sono spiegata il fastidio che ho provato subito dopo che si è posata nel bel mezzo della conversazione mia e del collega. Perché sono consapevole che a dirla a voce alta, per chi pensa che la parola inquadrati sia qualcosa di negativo, lascerebbe intendere che i bambini della classe quarta sono poco creativi, immobili dentro questo quadrato, senza possibilità di manovra, privi di spazi per parlare ed esprimere il loro potenziale.
Non lo so quando questo verbo ha cominciato a diventare nell'immaginario collettivo una parola non proprio bella e quindi riferita ai bambini, rappresentare l'immagine di qualcosa che impone e costringe. Eppure inquadrare significa anche mettere in cornice. Ed è così che io la penso in realtà, e mi dispiace per chi questo non riesce a coglierlo.
Inquadrare è mettere nella cornice dell'educazione tutta la nostra capacità di fare scuola: come ci riusciamo, nei nostri tempi, con i nostri limiti, con la nostra creatività, l'inventiva, con la nostra allegria, e le nostre lacrime a volte, ma sempre circondati dalla buona educazione… Ooops inquadrati nella buona educazione.
[Edit] Per il commentatore anonimo che ha scritto dicendo che è sbagliato tessere le lodi dei propri alunni dandosene il merito e negare quello che fanno gli altri, suggerisco di rileggere attentamente, commentare nuovamente e firmarsi. Io ciò che scrivo lo firmo, me ne prendo le responsabilità, e da nessuna parte c'è scritto che i risultati delle mie classi sono merito mio. © Crescere Creativamente consulta i Credits o contatta l'autrice.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il sogno europeo affoga nello tzatziki
I big dell’eurozona temono il referendum greco come la peste. Per il possibile risultato sfavorevole ma anche per l’affronto subito. Leggere il seguito
Da Conflittiestrategie
POLITICA, SOCIETÀ, STORIA E FILOSOFIA -
After di Anna Todd
AfterSerie Afterdi Anna Todd Titolo: After Autore: Anna Todd Edito da: Sperling Kupfer Prezzo: 14.90 € Genere: Romanzo, new adult Pagine: 448 Trama: Acqua e... Leggere il seguito
Da Nasreen
CULTURA, LIBRI -
Il food trucks a New York, Barcellona e Parigi
La nuova moda è arrivata e le protagoniste sono furgoncini e carovane meravigliose. Stiamo parlando dei food truck, ovvero cibo di prima qualitá sulle... Leggere il seguito
Da Witzbalinka
CULTURA, VIAGGI -
La vetrina degli incipit - Giugno 2015
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Stasera alle 23 su La7 Drive di Nicolas Winding Refn
Anno: 2011Durata: 95'Distribuzione: 01 DistributionGenere: AzioneNazionalita: USARegia: Nicolas Winding RefnDrive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Luci e ombre di Calabria
Sono "emigrante". Nel senso che sono emigrata alla fine degli anni Novanta dalla Calabria al Lazio. Sono una di quegli emigranti senza il richiamo forte delle... Leggere il seguito
Da Luz1971
CULTURA, LIBRI