Letta ha guidato ad Ancona una delegazione del suo governo di cui facevano parte i ministri dell'Interno Angelino Alfano, degli Esteri Emma Bonino, della Difesa Mario Mauro, della Giustizia Anna Maria Cancellieri e dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza. Il vertice è servito soprattutto a confermare il sostegno italiano al processo di adesione all'UE e in questa prospettiva sono stati firmati vari accordi di cooperazione. "Durante la prossima legislatura europea vogliamo che la Serbia diventi la 29.esima stella europea, sappiamo che questo aiuterà molto la proiezione internazionale anche del nostro paese", ha detto Letta, precisando che ora serviranno "tutti i passi necessari da parte dell'UE e della Serbia" affinché il processo si completi. L'Italia, dunque, "continuerà incessantemente a supportare l'avvicinamento, quanto più rapido ed efficace possibile, della Serbia all'Ue" e lavorerà con grande impegno in questa direzione.
"La Serbia, oggi, ha meritato il sostegno dell'Italia per i passi molto pesanti che abbiamo realizzato", ha detto il premier serbo Ivica Dacic da parte sua, auspicando che il sostegno italiano non venga meno in futuro. L'Italia, ha ricordato Dacic, "è il primo partner commerciale" della Serbia, "ed ha superato la Germania e la Russia": per questo è necessaria una maggiore crescita dell'interscambio e che l'Italia prenda il suo posto nell'area balcanica “perché altrimenti lo prenderà qualcun altro”. Letta ha assicurato che il dialogo tra Roma e Belgrado continuera' nei prossimi mesi perche' l'Italia punta ad avere un ruolo politico ed economico in tutta l'area balcanica partendo proprio dalla Serbia. Durante il vertice di oggi sono stati firmati quattro accordi riguardanti la lotta alla criminalita' organizzata, il memorandum sull'integrazione europea della Serbia e la regolamentazione reciproca dell'autotrasporto di persone e merci.