Il viaggio
Per il bimbo, amante di mappe e di immagini,l’universo eguaglia la sua fame immensa.Com’è grande il mondo al lume delle lampade!E piccolo, invece, agli occhi del ricordo!
Partiamo all’alba, con il cervello ardente,il cuore gonfio di rancore e desideri amari,e andiamo, docili al ritmo delle onde,cullando l’infinito nostro sul finito dei mari:
alcuni son lieti di fuggir la patria infame;altri, l’orrore dei natali; altri ancora,astrologhi annegati negli occhi d’una donna,la Circe tirannica dagli insidiosi profumi.
Per non esser mutati in bestie, s’inebriano d’aria e di luce e di cieli infuocati;il gelo che morde e i soli che abbronzano,lentamente cancellano la traccia dei baci.
Ma viaggiatori veri son quelli che partonosolo per partire; cuor leggero, similea un palloncino, mai dal proprio fato deviano,e dicono: “andiamo!” ma il perché lo ignorano.
Son quelli con desideri a forma di nuvole,e sognano, come con il cannone fa la recluta,dei piaceri vasti, sconosciuti, mutevoli,dal nome ignoto da sempre all’umano spirito!
Charles Baudelaire da “I fiori del male”
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