Il viceministro Martone è la Terry De Nicolò del governo Monti. Non avranno la stessa scuola ma hanno la stessa cultura.
Da Slasch16
Non mi interessano le 725 precisazioni che Martone potrebbe inventarsi per giustificare una frase veramente infelice che dalle mie parti viene definita una stronzata.
Lo sfigato è colui che a 28 anni hon ha ancora un lavoro certo, che non sia precario, ed è una situazione chi coinvolge tutti laureati e no.
Trovo anche che non sia necessario laurearsi, prima o dopo i 28 anni non ha importanza, per essere dei coglioni nella vita, delle teste di cazzo nei ragionamenti.
Mi scuso per il linguaggio particolarmente triviale di questo mio post ma oggi ho la presunzione di farmi capire anche dai leghisti e dalle ragazze come Terry De Nicolò che pur non sapendo parlare l’italiano sparano sentenze come Martone.
Farebbero una bella coppia, non so che titolo di studio abbia la Terry e, certamente, Martone sarà un laureato con tanto di scadenza, come lo yogurt, di certo hanno una cosa in comune, la cultura, la logica.
Ciò che ha detto Martone ” da sfigati laurearsi dopo i 28 anni” è una riflessione, se la vogliamo chiamare così, degna della famosa riflessione della Terry ” se si brutta devi startene a casa, non puoi battere per comprarti le scarpe di Prada.
E’ il risultato degli ultimi 35 anni di televisione, sono i polli d’allevamento generati dai telequiz, dalla scomparsa della cultura nella tv generalista e dall’esigenza di apparire ad ogni costo.
Se sei una femmina devi apparire possibilmente senza mutande e con, almeno, una tetta fuori per avere la speranza di farti largo nella vita dopo aver allargato le gambe e, possibilmente, finire in televisione per avere la conferma del raggiunto successo nella vita ed economico.
Martone, non potendo esibire perizoma o tette di silicone, si limita ad esibire la sua stupidità si lascia andare in dichiarazioni delle quali non ne capisce il senso e le conseguenze.
Forse è per questo che l’hanno fatto viceministro.
Pensate come la televisione e la “cultura” degli ultimi 35 anni imposta all’inizio sottilmente, con il Drive In, in seguito sempre più spudoratamente con le varie trasmissioni spazzatura sino al Grande Fratello.
A proposito del Grande fratello, in caduta libera di ascolti,ancora qualche puntata e la Marcuzzi ci farà vedere le tette e che non porta le mutande, potremo vederne u pilu direttamente dalla bocca sempre spalancata per ira i meraviglia.
Sono tutti figli della stessa chioccia la P2 e del suo geniale imbonitore che ha reso la maggioranza degli italiani, maschi o femmine che siano, a sua immagine e somiglianza.
Martone ritiene sfigato uno che non si è laureato entro i 28 anni, la Terry ci ricorda che per fare al puttana oltre al dna ci vuole la bellezza e ne rivendica con orgoglio ruolo e quantità anche se non è dato sapere se è tanto bella quanto puttana o viceversa, ad ogni modo chi è brutta deve starsene a casa, è out, come i laureati dopo i 28 anni.
La Marcuzzi è una dei tanti cavalli di Troia della televisione, il mangime con il quale vengono allevati i polli in batteria, la gioventù che domani prenderà la guida del Paese.
Chi non prenderà mai una laurea, nemmeno dopo i 28 anni, sarà comunque un disoccupato o un precario e contribuirà con il voto a reggere questo sistema sociale, politico e culturale, allo sfascio, accompagnandolo al degrado totale tra un televoto ed una nomination.
Tutti questi personaggi, facenti parte delle stessa batteria culturale, rivendicano con orgoglio la loro miseria etica, culturale e sociale. E’ l’unica gioventù, ricca e famosa, che il sistema ci propina e ci propone azzerando qualsiasi tipo di valore ideologico, culturale, etico o religioso, anche se quest’ultimo è quello che mi interessa meno.
Rimane un fatto che la gioventù sana, gli adulti sani, gli anziani rimasti indenni dal bombardamento mediatico di Maria De Filippi con uomini e donne per anziani che passano dallo studio tv al Tribunale di Milano a difendere il geniale artefice di tutto questo, non hanno visibilità, non possono dire la loro e nemmeno fare il buon esempio.
Rovinerebbero il capolavoro, il tumore, che ha distrutto la nostra società negli ultimi 35 anni.
L’Endemol ha rischiato di fallire ma non basta, dobbiamo far fallire questo sistema e questa cultura da avanspettacolo o da porcile che ci sta portando alla rovina, alla perdita di etica e di rappresentanza.
Sembra un discorso inutile ma, dal mio punto di vista , non lo è e vado a spiegarmi meglio.
Io ritengo, da anni, che l’autentica corazzata, portaerei, che ha garantito e garantisce i voti al piduista ed alla sua proposta politica corrotta e prezzolata, sia Maria De Filippi e per un semplice motivo, matematico.
Per vincere le elezioni, conquistare il potere e spappolare il cervello della massa rendendolo succube di una “cultura” devastante, bastano un milione e mezzo di voti, di cervelli spappolati.
La De Filippi, da sola, ne devasta cinque milioni spaziando dai giovani sino agli anziani a 360°. E’ lo strumento più potente e fecondo portatore di voti che portano all’autodistruzione dell’individuo e chi emerge da questa melma appiccicosa sono i tipi come Martone e la Terry De Nicolò.
Non sono nemmeno prototipi, come la mamma putativa della Tetty, Lory De Santo diventata ricca e famosa dopo aver passato una notte con uno sceicco indicando la strada a milioni di fanciulle democraticamente, senza nemmeno consigliare alle brutte di starsene a casa loro, sono i frutti delle piante a coltura intensiva che hanno prodotto i nuovi mostri che vediamo in tv o sui giornali tutti i giorni.
I Martone e le Terry sono le facce della stessa moneta.
Lory era una novità singolare adesso i cloni sono a milioni, siamo circondati da cloni di Berlusconi e berluschini, di puttanoni ed orgettine.
Intendiamoci, siamo in democrazia, è giusto che la massa si spappoli il cervello come meglio crede.
Quando saranno stanchi di vivere di sacrifici ed in miseria, senza contratti e garanzie, senza prospettive di un futuro per mantenere questo circo mediatico gioioso e festante passeranno alle ghigliottine in piazza, per fare pulizia.
Non c’entra niente ma, due minuti fa più o meno, ha ballato tutta la casa.
Terremoto a Milano alle 9,10.
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