Magazine Arte

Il volto del ‘900 Da Matisse a Bacon, mostra Palazzo Reale Milano con 80 capolavori dal Centre Pompidou

Creato il 24 settembre 2013 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
Il volto del ‘900. Da Matisse a Bacon a Palazzo Reale

Il volto del ‘900. Da Matisse a Bacon a Palazzo Reale

Il volto del ‘900. Da Matisse a Bacon a Palazzo Reale. 80 capolavori dal Centre Pompidou in mostra a Milano Palazzo Reale (MAPPAdal 25 settembre al 9 febbraio 2014. Apre a Milano, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, la mostra ‘Il volto del ’900. Da Matisse a Bacon a cura di Jean-Michel Bouhours, conservatore del Centre Pompidou di Parigi. L’expo è promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, MondoMostre e Skira editore in collaborazione con il Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou di Parigi. Più di ottanta straordinari ritratti e autoritratti, capolavori assoluti di Matisse, Bonnard, Modigliani, Magritte, Music, Suzanne Valadon, Maurice de Vlaminck, Severini, Bacon, Delaunay, Brancusi, Julio Gonzalez, Derain, Max Ernst, Mirò, Léger, Adami, De Chirico, Picasso, Giacometti, Dubuffet, Fautrier, Baselitz, Marquet, Tamara de Lempicka, Kupka, Dufy, Masson, Max Beckmann, Juan Gris, autori di opere magistrali, in alcuni casi mai esposte in Italia e di enorme qualità pittorica e artistica, ormai a pieno titolo nella storia dell’arte e dell’evoluzione del genere ritratto avvenuta nel corso del Novecento. >

La selezione di opere provenienti dal Centre Pompidou di Parigi esposte nelle sale del piano nobile di Palazzo Reale racconta, attraverso una serie di capolavori della pittura e scultura del XX secolo, un periodo fondamentale per l’evoluzione del concetto stesso di ritratto e autoritratto, messo in discussione e trasformato dai più celebri maestri dell’epoca in seguito ai grandi cambiamenti della società e all’evoluzione degli strumenti di rappresentazione della realtà.

Il volto del ‘900. Da Matisse a Bacon mostra Palazzo Reale

Il volto del ‘900. Da Matisse a Bacon mostra Palazzo Reale

“Nella nostra società, invasa dalle immagini e spesso travolta dalla loro rapida caducità, è importante, oltre che affascinante, poter riflettere sui nuovi significati che la rappresentazione della figura umana ha acquisito nel corso del Novecento – ha commentato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Il grande choc dell’avvento della fotografia, infatti, ha prodotto nel secolo scorso un nuovo modo di rappresentare il volto umano, provocando un potente fluire di originalità creativa nelle opere di ritratto, che sono diventate al tempo stesso più complesse e più libere perché svincolate dalle committenze e dalle esigenze di documentazione e celebrazione. Questa mostra ci offre la straordinaria opportunità di comprendere questo percorso”.

“L’invenzione della psicoanalisi, la negazione dell’individuo operata dai totalitarismi, la distruzione dell’identità nei campi di sterminio nazisti, la diffusione della fotografia messa a servizio della burocrazia per il riconoscimento delle persone (per esempio con le foto d’identità), l’invasione dell’Io da parte di uno pseudo-immaginario collettivo creato dai media: a questo contesto sociale – scrive il curatore della mostra Jean-Michel Bouhours – occorre aggiungere il ruolo dell’arte, la spinta all’astrazione, la perdita del soggetto nell’ideale collettivo delle avanguardie: tutto sembra concorrere all’idea dell’arrivo di un mondo senza più volti.” E nonostante questo, “cresce all’epoca una sorta di frenesia a farsi fare il ritratto, come – scrive ancora Bouhours – per far entrare se stessi in una vertigine di ubiquità e di istantaneità dettate dai media contemporanei: l’immagine della propria immagine si è imposta”.

Dopo la prima rivoluzione moderna rappresentata dai ritratti umanistici di Dürer, Van Eyck o Frans Hals, dopo lo spartiacque dell’Impressionismo che pretende autonomia per il pittore, l’artista moderno pratica il ritratto andando al di là dello scopo di illustrare il modello, passando attraverso il soggetto per trovare il suo “Sé interiore” e le sue personali intenzioni artistiche. Al tempo stesso, l’artista libera se stesso dai vincoli che fino a quel periodo erano connaturati al ritratto, fissati dai committenti, che erano soliti aspettarsi non soltanto un dipinto lusinghiero ma anche di essere visti in una certa posizione sociale, grazie ad alcuni simboli attentamente codificati.

Le sette sezioni della mostra non sono ordinate per cronologia, ma per assonanze sul modo di trattare la figura umana da parte dei vari artisti:

1. I misteri dell’anima
2. Autoritratti
3. Il volto alla prova del Formalismo
4. Volti in sogno. Surrealismo
5. Caos e disordine, o l’impossibile permanenza dell’essere
6. Dopo la fotografia
7. La disintegrazione del soggetto

-

MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia l’Ufficio Stampa del Comune di Milano per le news sulla mostra a Palazzo Reale Il volto del ‘900. Da Matisse a Bacon.

Milano Arte Expo


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :