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Il Vomero senza “Arcobaleno”

Creato il 27 gennaio 2014 da Makinsud

Se il 2013 è stato un’anno durissimo per la cultura, tra i continui tagli da parte del governo e il crollo dei consumi per il forte aumento dei prezzi, il 2014 non inizia di certo nel migliore dei modi : a Napoli, quartiere Vomero, sta per chiudere i battenti uno dei storici cinema della città: l’Arcobaleno.

 

cinema arcobaleno

Sono oltre sessanta gli anni di vita dell’ “Arcobaleno”, sito in via Carelli, una vera e propria istituzione per tutto il quartiere che nell’ultimo anno ha dovuto subire anche la chiusura della libreria “Guida”, il passaggio di proprietà della libreria “Fnac” e il trasferimento della “Loffredo”. Eppure, entrando nel cinema, non sembra esserci nessun segno di decadenza che possa far pensare all’immediata chiusura : le quattro sale risultano quasi sempre piene, sopratutto nel weekend nonostante il prezzo del biglietto sia lievitato a 7 euro,  e le locandine e i flyer pubblicitari sono aggiornati ai prossimi film in uscita. Però, da domenica sera, la cassiera e le tre maschere che accompagnavano il pubblico al posto scelto, rimarranno senza lavoro: “Sarà difficile trovarne un altro, sopratutto nello stesso ambito. I cinema oggi sono quello che sono e persone che hanno tra i 46 e i 58 anni non vengono assunte più“. Preoccupazione anche per i i proprietari dei parcheggi e i bar della zona, che hanno sempre puntato sugli spettatori dell’ “Arcobaleno” per far cassa.

Il caro fitti e il passaggio ai macchinari digitali (diventato obbligatorio per legge) sarebbero le cause della chiusura. Ma le saracinesche del cinema non rimarranno abbassate a lungo : al posto dell’”Arcobaleno” sorgerà, infatti, un supermercato. Anche i gestori sono protagonisti di questa triste storia : l’architetto Francesco Baratta, che è anche proprietario dell’immobile di 2mila metri quadrati e Sergio Maione, detentore della società Cogec. La loro idea iniziale era addirittura quella di aumentare il numero delle sale, da 4 a 5, e di fare un restyling completo dell’intera struttura. Poi, le strade si sono divise: Baratta ha aumentato il prezzo dell’affitto, favorendo la strada agli imprenditori del nuovo supermercato, mentre Maione ha tentato, fino all’ultimo, di scongiuare la chiusura dell’ “Arcobaleno”. Ha “vinto” il primo, e ora al Vomero restano il “Vittoria”, il “Plaza” e l’ “America Hall”, ma anche per loro la strada si fa sempre più in salita.

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