Il vuoto dentro

E' passato molto tempo da quando aggiornavo questo blog con cadenze regolari e argomenti pertinenti ai social network, alla scrittura, all'editoria. Negli ultimi mesi è successo che un giorno ho evitato di scrivere un post su un argomento, il giorno dopo anche, quello dopo ancora e i mesi stanno volando mentre questo sito piomba nel silenzio. Il mio tacere non è quel non aver niente da dire perché troppo è il quotidiano da gestire. Il mio è un evitare di parlare, di espormi e di scrivere dando una via di sfogo alla rabbia che sento dentro, unica emozione che riempie un vuoto di tutto: creatività, interesse, motivazione. Ciò che doveva essere una svolta si sta rivelando una mannaia, quantomeno per la percezione del mio valore come professionista. Ogni giorno che passa, il lavoro mi pone di fronte all'arduo compito di ricordarmi di avere delle competenze e di essere in grado di metterle in pratica, se solo avessi la possibilità di svolgere realmente il mio lavoro, senza le catene, i limiti e le assurdità farraginose che popolano richieste fumose e insensate inviate anche alle tre di notte del sabato sera. Ho lasciato indietro tanti progetti e non ho nessun guizzo di vita o di energia che mi stimoli anche solo lontanamente a riprenderne in mano uno. Sono stanca di molte situazioni e sono ferita da contesti e concatenazioni di eventi. La vita extra il lavoro non è un balsamo. Più passa il tempo più la mia percezione di social media marketing rasenta l'inutilità, il vuoto; mi chiedo spesso se serva davvero tutto quel gran sbracciarsi per scalare le classifiche di Google, diventando più influenti su un argomento effimero. Nel mondo del marketing si dicono tante baggianate. Non mi voglio addentrare in discorsi poco sereni. Posso solo dire che ho perso, dentro di me, tutto quello che mi dava la forza per lottare e per cercare di migliorarmi. Ora come ora non sono in grado di fare nulla oltre il vivere in questa situazione. Qualcosa mi ha chiesto: che cosa ti renderebbe felice? Non lo so. Voi lo sapete che cosa vi renderebbe davvero felici?