Se è così, ne sono felice una voce sola si perde , ma tutte insieme possono veramente costruire una nuova vita dove non è l'egoismo, l'individualismo e la solitudine a farla da padroni.
Ecco mi verrebbe quasi da dire un antico motto Web: tutti per uno, uno per tutti.
Bene ora passiamo agli appelli.
Il primo riguarda il comportamento, ahimè, di un italiano in Europa.
Ecco cosa dice il sito di Avaaz.org, nella campagna di raccolte firme:
Tra pochi giorni, il Commissario UE italiano potrebbe essere l'uomo responsabile del fallimento dello storico accordo europeo per il clima: ma a pochi mesi dalla fine del suo mandato, sta già pensando al suo futuro. Pressiamolo affinché metta i cittadini prima delle grandi multinazionali dell'inquinamento se non vuole mettere in pericolo la sua carriera. Sommergiamolo ora di messaggi:
La spigo brevemente poi, se siete interessati, cliccate sul titolo in rosso sotto l'immagine e sarete reindirizzati sulla pagina giusta, come al solito.
Si chiede di mandare una mail al Commissario europeo italiano, Antonio Tajani, affinché l'Europa riesca ad avere un certo peso nella richiesta di abbassare l'inquinamento riducendolo del 50%, se viene eliminato l'uso dei combustibili fossili come il carbone o il petrolio.
Potrebbe proprio essere il signor Tajani a mandare all'aria l'accordo per salvaguardare il mondo.
La commissione Europea è sul punto si redigere la carta degli obbiettivi per tutta la UE sulle emissioni di CO2 e sul piano di utilizzo di energie rinnovabili, fino al 2030. Se si arrivasse ad un accordo questo avrebbe un forte impatto non solo nei nostri paesi ma anche in Stati come la Cina, ricordo che è uno dei Paesi che si basa su un forte consumo del carbone, e gli Stati Uniti.
Gli europei diventerebbero da una parte leader mondiali della Green Economy e dall'altra un Paese promotore del benessere del nostro Pianeta.
Purtroppo sembra che Tajani stia remando contro a questo opponendosi all'accordo. Il mandato del signore in questione scade tra un mese e dopo sembra voglia tornare in Italia rientrando nella vita politica attiva della nostra Nazione.
A Bruxelles in questi giorni sono in corso i negoziati e ci sono persone che, per interesse economico privato, vogliono vedere affondare tutto.
Inizialmente Italia, Francia, Gran Bretagna e Spagna volevano che si arrivasse ad abbattere il 40% di fattori inquinanti, gli scienziati sono uniti nel domandare il 50% entro il 2050.Tajani afferma che un taglio drastico può causare un danneggiamento all'industria europea. Molti pareri sono contrari a tale affermazione dichiarando che l'accordo è fondamentale per sbloccare decine di migliaia di investimenti per le industri a basso impatto ecologico, che usano l'innovazioe per spingere l'occupazione e la crescita economica.
Ci sono in gioco molti fattori e dilemmi, e l'Italia non è pronta ancora, mi verrebbe da aggiungere "come al solito"!, ha il timore della delocalizzazione delle imprese e quindi un rallentamento del faticoso cammino verso la ripresa economica.
Varie testate giornalistiche si sono occupate di questo discorso se volete ecco alcuni link utili:
Corrire della Sera, Economia: Europa battaglia delle emissioni
La Repubblica, Economia e Finanza: si infiamma il settore energetico europeoLinkiesta: Europa, energia batte clima. Nuovo regalo al nucleare
Leggete e decidete cosa fare.