Ilda Boccassini: “Dopo l’affidamento di Berlusconi ho ricevuto proiettili”

Creato il 17 maggio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

“Ho ricevuto gli ultimi proiettili” quando “pochi giorni fa si sono decisi, non dal mio ufficio né sulla mia persona, i servizi sociali al presidente Berlusconi”. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini, in audizione davanti al Csm lo scorso 12 maggio.

(restoalsud.it)

La lettera “che conteneva proiettili a me indirizzati”, ha riferito Boccassini ai consiglieri della settima commissione del Csm, che l’hanno sentita nell’ambito dell’istruttoria avviata sugli scontri in atto alla Procura di Milano, era indirizzata “alla posta dell’ufficio di sorveglianza”.

Boccassini ha poi confermato che c’è stato il doppio pedinamento a uno degli indagati nell’inchiesta sull’Expo, di cui sarebbe responsabile il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo. ”Purtroppo questo è avvenuto”, ha detto Boccassini. Che sull’accusa di Robledo di essersi “rifiutata di rispondere” alla sua richiesta di trasmissione degli atti relativi all’inchiesta su Expo, ha detto chiaro e tondo: “Ha dichiarato il falso”. E quando gli atti non saranno più coperti da segreto, ha aggiunto, “valuterò quello che dovrò fare nei confronti di chi ha dichiarato il falso”.

“Mi era stato chiesto dal procuratore della Repubblica”. Così Boccassini ha risposto a una domanda sul motivo della sua partecipazione, insieme con il sostituto Antonio Sangermano, agli interrogatori, nell’ambito dell’inchiesta sul caso Ruby, del capo di Gabinetto della Questura Pietro Ostuni e del funzionario di Polizia, Giorgia Iafrate, da cui è derivata l’iscrizione nel registro degli indagati di Silvio Berlusconi per concussione. Era stato il procuratore generale Manlio Minale a sostenere, sempre al Csm, che la Boccassini non ne avesse la “titolarità”, poiché allora non aveva avuto l’assegnazione formale del fascicolo. La sua partecipazione agli interrogatori, ha chiarito Boccassini al Csm, “era in perfetto accordo con l’altro aggiunto Forno, tanto che in alcuni interrogatori o deposizioni ho affiancato io Antonio Sangermano, in altri è stato affiancato da Forno”. Al Csm poi Ilda Boccassini ha fatto un “accorato appello” perché “abbia fretta nel decidere le sorti della procura di Milano”, per “le delegittimazioni che non merita”.

(adnkronos.it)


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