Riassunto della puntata precedente: Il Davide Videoludico è stato contattato dalla redazione di "Voyager" per intraprendere una missione esplorativa decisamente fuori del comune. Secondo i "Rotoli Del Mar Morto", infatti, nei pressi del «Ristorante Pieghevole "Bella Napoli"» esisterebbe un accesso segreto che condurrebbe al mondo sotterraneo di Agarthi...
Con l'entusiasmo e la giovialità di un ottenne in gita scolastica, il Davide Videoludico si attrezzò per l'esplorazione raccattando qui e la delle masserizie assolutamente a casaccio, con l'intento di adoperarle come equipaggiamento (conciandosi peggio di un venditore ambulante...).
Più o meno così, diciamo...
Con la sicumera di chi la sa molto lunga, il "nerd" iniziò a perlustrare fiducioso i dintorni del "Bella Napoli" alla strenua ricerca del fantomatico accesso ad Agarthi... In cuor suo, il Videoludico aveva un presentimento: la sua caccia sarebbe stata fruttuosa. Ciò nonostante, la flebile vocina della ragione gli sussurrava incessantemente all'orecchio: "Se non hai mai notato nulla di strano da quando ti sei trasferito in questo luogo, molto probabilmente non c'è niente da trovare ed i tuoi mandanti hanno semplicemente preso un grossissimo abbaglio...".
...Ma alle volte sono i nostri sensi che difettano e ci giocano dei tiri mancini, al punto che non siamo in grado di riconoscere le ovvietà più banali anche quando queste si presentano apertamente ai nostri occhi; e questo il Davide lo sapeva! Oh se lo sapeva!!! Nella sua consapevolezza, infatti, il Videoludico rinvenne quasi immediatamente quello che sembrava a tutti gli effetti l'accesso ad un sistema di grotte sotterranee. S'apriva proprio sul retro del suo "Ristorante Pieghevole", a qualche decina di passi dai bidoni dell'umido...
Lasciate ogni speranza...
Un maestoso portale di pietra, scolpito con le fattezze di un gigantesco mascherone mostruoso, fungeva da ingresso ad un antro oscuro ed umido. Sulla sinistra del megalito, una figura dalla corporatura vagamente nanesca pesantemente bardata con un'armatura da battaglia sembrava sorvegliare l'antico arco di pietra.
Il Davide mosse qualche timido passo estremamente cauto e circospetto in direzione della gnomica creatura e quindi le scagliò contro un sasso per comprovare la sua natura di essere vivente. Quando, in risposta all'affronto, il nano si voltò ringhiante verso di lui, con aria truce ed interrogativa, il "nerd" cadde quasi istantaneamente sulle sue ginocchia, come folgorato da una mistica visione. Tremante e praticamente in apnea, con gli occhi vitrei e sgranati per l'inaspettata sorpresa, il Davide proruppe in un verso strozzato per poi riuscire ad esclamare: "Gilius Thunderhead! Il mio nano preferito! Non ci posso credere!!! Dammi uno schiaffo, te ne prego, che devo sincerarmi di non stare sognando...".
«Te lo darei invero molto volentieri, misero umano, ma rischierei di cagionarti una prematura morte. Ad ogni buon conto, sappi che io non sono codesto messer Gilius del quale vai farneticando ma bensì il guardiano dello segreto pertugio che conduce allo mondo sotterraneo di Agarthi. I mortali mi conoscono con l'appellativo de "Lo Gnomo Armato Di Ascia"...», gli fece eco la mistica creatura.
"Dai! Non devi schernirti con me, Gilius. Io sono un tuo grandissimo estimatore e ti ho riconosciuto subito!", gli rispose di rimando un emozionatissimo Davide videoludico che, carponi, strisciava lentamente ma inesorabilmente verso di lui... Il "nerd" non stava più nella pelle dall'entusiasmo.
Con manifesta insofferenza ed una punta di ribrezzo, lo Gnomo Armato Di Ascia indicò con la lama bipenne della sua arma il cartello piantato a pochi passi da lui.
"PAIDE TOLL".
"Paride Troll?!", esclamò confuso e costernato il Davide. "E chi cazzo sarebbe questo Paride, adesso? Troll, poi!? Ma perché dissimuli la tua vera identità e millanti delle credenziali fittizie? Comunque, ti assicuro che sei riconoscibilissimo e che mai nella vita riusciresti a spacciarti per un troll...", protestò il Davide, visibilmente scosso.
Lo gnomo era livido in volto, con gli occhi pallati iniettati di sangue ed una turgida vena minacciosamente pulsante sulla tempia destra.
"Scappa...".
"Ma sei ritardato o cosa? Non sono Grimblo, o come cacchio si chiama... Fellone! Hai innanzi il temibile Gnomo Armato Di Ascia!!! Solamente un decerebrato par tuo potrebbe pensare di confondermi con un misero troll. Dovrei lavare col sangue quest'onta, sappilo!", tuonò il piccoletto. Quindi, trattenendosi dall'aggredire fisicamente il Davide (incredibile dimostrazione di autocontrollo), lo gnomo riprese lentamente fiato e continuò con maggior pacatezza: "Il cartello è vergato in inglese per questioni di turismo internazionale. Leggilo meglio...".
"Ahhh...", esclamò con poca convinzione il Davide, aggiustandosi gli occhiali sul naso per cercare di darsi un contegno intellettuale.
"PAIDE TOLL".
Il Videoludico incominciò a sudare freddo. Non avendo alcuna intenzione di fare la figura dell'analfabeta con il suo beniamino, il "nerd" cercò quindi di riesumare in fretta e furia i miseri rudimenti linguistici che gli erano stati impartiti durante la sua incerta carriera scolastica...
«Dunque... "The caz is on the table, near the bottom"... No, questo non va bene... Allora... "PAIDE" non so che cosa vuol dire... "TOLL" significa "alto"...». Lo sforzo mentale del Davide era così intenso che un osservatore terzo avrebbe potuto facilmente immaginare lo stridere degli ingranaggi grippati all'interno della sua scatola cranica.
Craccracriccrecr...
Poi, come un fulmine a ciel sereno, l'illuminazione!
Durante la sua infanzia, il Davide s'era già imbattuto in cartelli simili. Quando frequentava i "LunaPark" e si metteva in coda dietro agli infiniti serpentoni umani che lo conducevano alle biglietterie delle attrazioni che andavano per la maggiore, spesso e volentieri gli capitava di venire scacciato in malo modo dagli inservienti dopo ore di estenuante attesa... "E tu dove crede di andare, nano?", lo apostrofava il giostraio dell'est di turno. "Tu deve essere alto almeno come indicazione di cartello per salire giostra. Va via, matrioska!".
Il Davide, commosso e con un nodo in gola, realizzò infine la drammaticità della situazione: Gilius simulava l'indifferenza celandosi dietro alla sua rude scorza di combattente arcigno ed indomabile, ma, in realtà, si vergognava della sua statura e del fatto di essere stato incaricato di sorvegliare un'attrazione alla quale egli stesso non poteva avere accesso a causa della sua bassezza! (Una geniale intuizione che il Davide Videoludico elaborò in completa autonomia a partire dal concetto «"toll" = "alto"» ed ulteriormente rafforzata da un'ulteriore osservazione incontestabile: il cartello in inglese sgrammaticato che gli era stato indicato era inequivocabilmente più alto del nano...).
L'empatia per l'infausta condizione con la quale Gilius aveva accettato di venire a patti commosse il "nerd", toccandolo fin nei più profondi recessi dell'anima. Con copiosi rivoli di lacrime che gli sgorgavano inarrestabili dagli occhi, il Davide rivolse uno sghembo sorriso compassionevole al nano e spalancò d'impeto le braccia con l'intento di stringerlo forte a sé per non farlo sentire più un emarginato...
"Oddio! Mo' cosa avrà mai capito questo...". Lo Gnomo Armato Di Ascia transalì allarmato ed indietreggiò titubante di un paio di passi.
"Gilius, compagno di mille avventure. Non negarti al mio abbraccio fraterno. Io comprendo pienamente la tua afflizione, perché ci sono passato! Ascoltami, ti scongiuro. L'altezza non è un vero problema. Ai miei occhi tu sarai sempre un gigante...".
L'ascia che fino ad un attimo prima lo gnomo brandiva con caparbietà e eroica determinazione cadde al suolo con un sordo clangore metallico mentre la creatura si allontanava di gran carriera dal portale che doveva sorvegliare.
«"Arruolati", dicevano. "Vedrai. È un lavoro di tutto riposo. Avrai a che fare prevalentemente con avventurieri mollicci ed impressionabili. Tu fai qualche urlaccio, parli strano, agiti l'ascia, li terrorizzi e quelli se ne scappano a gambe levate.". See. Come no... Son furbi i dirigenti di Agarthi. Ti intortano con le loro belle favolette e poi ti fregano! Ed infatti "TAAAC"!!! Guarda caso, proprio il primo giorno di lavoro mi capita il pazzo furioso! No, no... Io mi licenzio! E che cazzo!!! Che poi, diciamocelo: il salario base non copre minimamente i rischi del mestiere... Bambina argentina?! Aspettami, che sto arrivando!!!».
Stranito, il Davide Videoludico si ritrovò di punto in bianco solo ed abbandonato davanti al presunto ingresso di Agarthi. Perplesso, il "nerd" fece spallucce, si addentrò nell'ignoto pertugio e venne inghiottito dalle lugubri ombre del portale mostruoso...