Tra il 2 ed il 6 settembre di quest’anno il Gargano è stato colpito da una forte alluvione (come tante altre parti del resto, il che mi fa pensare che questo Paese più che ad uno stivale somigli ad un colabrodo). Questi eventi climatici lasciano sempre dei segni indelebili: opere d’arte distrutte per sempre, strade che si rompono, alberi che si spezzano, vite che scompaiono. Segni importanti e positivi quelli che 21 artisti hanno deciso di dedicare aderendo all’iniziativa “Una mano per il Gargano” ideata dai graphic designer Annagina Totaro (che ho intervistato qualche mese fa) e Alessandro Pancosta in collaborazione con l’Associazione Culturale Carpino Folk Festival.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di riqualificare l’antica Masseria Facenna, appartenente alla famiglia di Antonio, ragazzo ventiduenne scomparso proprio durante quella famosa alluvione. Adibita ad attività agricole, da poco è stata inserita tra le masserie didattiche e per questo verrà predisposta per ricevere ragazzi delle scuole elementari e medie per sessioni dedicate all’artigianato, alla natura e al tramandare quelle tradizioni locali che altrimenti andrebbero perse.
Sul blog di questo progetto si possono non solo visionare le opere, ma anche conoscere meglio gli artisti. Tra questi ho avuto il piacere di vedere una vecchia conoscenza, Marco “Goran” Romano: ai tempi (stiamo parlando del 2009) disegnò la grafica per la t-shirt della seconda edizione di Female Jam; oggi sta a Milano, lavora tantissimo (Wired compreso) ed è diventato davvero bravo. Sono contenta di avere una sua creazione nel mio armadio ;) E sono contenta anche quando persone che pensavo lontane, tipo lui ed Annagina, si incontrano e mettono in piedi cose belle. La collaborazione è alla base dei progetti più interessanti ed il fermento di certe iniziative, in qualche modo, mi ridà fiducia non tanto nel nostro Paese, quanto nelle nuove generazioni che si danno un sacco da fare per tentare di cambiare un po’ le cose.